Misure di stimolo in un contesto di inflazione in calo

Misure di stimolo in un contesto di inflazione in calo
Misure di stimolo in un contesto di inflazione in calo
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L’incubo dell’inflazione, che ha gettato in crisi molte delle economie più robuste, tra cui Stati Uniti, Cina ed Europa, dopo l’epidemia di Covid-19, sembra essere oggi solo “un brutto ricordo”.

Almeno questo è ciò che pensano i leader monetari delle due principali economie mondiali, vale a dire gli Stati Uniti e la Cina, che hanno dovuto adottare misure specifiche a favore della riduzione dei tassi di interesse guida per rilanciare l’attività. economica e stimolare la crescita.

Il presidente della Banca Centrale americana (Fed), Jerome Powell, prevede che l’inflazione continuerà a rallentare nei prossimi mesi e sta valutando ulteriori tagli dei tassi, dopo il primo taglio dal 2020 annunciato il 18 settembre. ulteriore rallentamento dell’inflazione”, ha detto il presidente della Federal Reserve americana, secondo l’APS.

“Il mercato del lavoro è ora sostanzialmente in equilibrio. Le aspettative di inflazione a lungo termine rimangono ben ancorate”, ha affermato. La Fed ha abbassato i tassi al termine della sua ultima riunione, il 18 settembre, per la prima volta dal 2020. Ha scelto di abbassarli direttamente di mezzo punto percentuale, anziché solo di un quarto di punto, per evitare di vedere il lavoro mercato deteriorarsi troppo bruscamente. I tassi sono ora compresi tra il 4,75 e il 5,00%.

Calo dei prezzi dell’energia

Secondo il presidente della Federal Reserve, citato da Bloomberg, la Banca Centrale abbasserebbe i tassi di interesse “nel tempo”, rassicurando sulla solidità dell’economia americana. In Cina sono state adottate misure di stimolo per rilanciare l’economia, tra cui la riduzione dei tassi ipotecari e delle riserve bancarie.

Gli osservatori si chiedono se queste misure incoraggeranno davvero “i consumatori a spendere e a prendere in prestito di più nel lungo termine”. Da parte sua, la zona euro non è esclusa. L’inflazione ha rallentato significativamente a settembre, all’1,8% su un anno, il livello più basso in tre anni e mezzo, secondo l’AFP, che cita i dati pubblicati ieri da Eurostat.

L’aumento dei prezzi al consumo scende così, secondo la stessa fonte, al di sotto della soglia del 2%, obiettivo fissato dalla Banca Centrale Europea (BCE), per la prima volta da giugno 2021. E affermiamo che questo calo potrebbe incoraggiare il L’istituzione monetaria abbasserà nuovamente i tassi di interesse questo mese, il che aiuterebbe a rilanciare la debole crescita economica in Europa.

L’inflazione ha raggiunto il 2,2% in agosto, dopo il 2,6% di luglio, nei 20 paesi europei che condividono la moneta unica. Il buon andamento dell’inflazione nel mese di settembre si spiega principalmente, rileva l’AFP, con un calo del 6% su un anno dei prezzi dell’energia, compresi quelli dei carburanti alla pompa, che erano già diminuiti del 3%. nel mese di agosto.

Nel complesso, l’aumento dei prezzi al consumo nella zona euro è stato quasi sestuplicato dal record del 10,6% su un anno raggiunto nell’ottobre 2022. Inoltre, gli osservatori sottolineano che restano interrogativi circa il 2025 mentre la Fed spinge per tassi di interesse più bassi .

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