Pubblicato il 1 ottobre 2024 alle 15:13 / Modificato il 1 ottobre 2024 alle 15:14
Martedì mattina è finalmente giunto il momento di ascoltare l’imputato in questo procedimento di corruzione legato ai contratti petroliferi conclusi dalla società ginevrina Gunvor in Congo. Presunto innocente, G. è un francese di 47 anni che gestisce una guest house nel sud-ovest della Francia, lontano dall’adrenalina che offre il commercio del petrolio. La ditta è già stata condannata, così come un commerciante, P., nonché diversi intermediari.
Jean-Luc Bacher, presidente della Corte penale federale di Bellinzona, esordisce informando G. che rischia fino a cinque anni di carcere per la corruzione, avvenuta tra il 2010 e il 2011, e tre anni per un tentativo, di 2014. Lunedì è stato dedicato all’audizione del testimone pentito, P., che ha spiegato il meccanismo corruttivo in vigore all’interno di Gunvor, ritenuto “sistemico” dalla Procura della Confederazione. Si è parlato anche di un video, girato all’insaputa di G., in cui questi propone, secondo l’accusa, un “patto corruttivo” in un ristorante parigino. Questo è il tentativo, e su questo argomento G. non parla.
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