Gas naturale liquefatto in Guinea: la CNT adotta un accordo di investimenti da 3 miliardi di dollari

Gas naturale liquefatto in Guinea: la CNT adotta un accordo di investimenti da 3 miliardi di dollari
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Questo giovedì 25 aprile 2024, il Consiglio Nazionale di Transizione (CNT) ha esaminato e adottato l’Accordo Istitutivo relativo allo sviluppo del progetto di gas naturale liquefatto (GNL) e dell’unità di produzione di energia elettrica con una capacità totale di 1.800 MW. Il costo complessivo di questo progetto, che genererà numerosi posti di lavoro diretti e indiretti, è stimato a 3 miliardi di dollari, secondo il capo del dipartimento dell’energia della Guinea.

Secondo il relatore della Commissione per gli Affari Economici e lo Sviluppo Sostenibile del Consiglio Nazionale di Transizione (CNT), Saran Traoré, nonostante i progressi compiuti nel settore elettrico, le sfide rimangono importanti, in particolare per soddisfare il fabbisogno energetico delle imprese minerarie.

L’accordo istitutivo esaminato tra la Repubblica di Guinea e il gruppo West Africa LNG INC e l’infrastruttura energetica Hélios SCS mira a promuovere il gas naturale liquefatto come fonte di energia pulita e conveniente.

Il rapporto di revisione indica che questo progetto, che comprende la costruzione di infrastrutture per la produzione e la distribuzione del gas naturale, rappresenta un significativo passo avanti per l’economia guineana. Le deliberazioni all’interno della CNT hanno sollevato diverse preoccupazioni riguardo agli aspetti fiscali, agli investimenti reali, ai costi del datore di lavoro e ad altri aspetti chiave dell’accordo. A seguito di queste discussioni sono state apportate modifiche significative per garantire un migliore equilibrio tra gli interessi della Guinea e quelli degli investitori.

Tra le principali modifiche apportate alla convenzione, il relatore cita:

L’indeducibilità delle spese di manutenzione, delle controstallie non imputabili allo Stato e delle provvigioni corrisposte alle centrali d’acquisto;

La legittimazione della società al pagamento del RTI, nella misura del 2%;

Limitare i vantaggi fiscali del periodo di installazione ad un massimo di 3 anni, dalla prima importazione;

La revisione al ribasso del periodo di esenzione fiscale IS, da 20 a 15 anni;

La riduzione dell’aliquota IS è la seguente:
100% da 1 a 5 anni;
70% dai 6 agli 11 anni;
45% dai 12 ai 15 anni;
0% dai 16 anni in su.

Questi adeguamenti sono stati resi possibili grazie al desiderio del presidente della CNT, Dott.ssa Dansa Kourouma, di garantire che la Guinea sfrutti al massimo le sue risorse naturali garantendo al contempo i massimi benefici economici per il paese.

“Lo scopo di questo accordo istitutivo è quello di promuovere il gas naturale (GNL) in Guinea, un combustibile vantaggioso per la produzione di energia elettrica a costi inferiori a beneficio dell’economia nazionale, in particolare per lo sviluppo del settore minerario, industriale ed energetico. Il suo scopo è aiutare lo Stato e la Compagnia Elettrica della Guinea (EDG) a coprire parzialmente la quantità di energia di cui hanno bisogno per migliorare il servizio elettrico”, spiega l’onorevole Saran Traoré.

Secondo il Ministro dell’Energia, dell’Idraulica e degli Idrocarburi, Aboubacar Camara, questo progetto presenta numerosi vantaggi per la Guinea. Oltre all’energia pulita, verranno investite considerevoli risorse e verranno creati molti posti di lavoro.

“Il costo degli investimenti è di 3 miliardi di dollari con la creazione di migliaia di posti di lavoro diretti e indiretti. In media i posti di lavoro diretti sono circa 2mila e praticamente tra 7 e 8mila quelli indiretti. Adottando questo progetto concretizzi un impegno per il progresso e il benessere della nostra nazione. Il vostro sostegno è fondamentale per garantire il successo di questi grandi progetti che avranno un impatto positivo e duraturo sul nostro Paese… Notiamo con soddisfazione che i consiglieri nazionali stanno adempiendo pienamente al loro ruolo manifestando critiche in modo costruttivo, senza eccessi, e dimostrando una benevolenza illuminata e priva di ogni compiacimento”, ha dichiarato il Ministro Camara.

Il progetto è stato infine adottato dalla maggioranza dei 64 consiglieri presenti con 3 astenuti.

Alla plenaria hanno partecipato anche consiglieri nazionali, dirigenti dell’amministrazione parlamentare, il Ministero dell’Energia e rappresentanti del gruppo West Africa LNG INC e Hélios Energy Infrastructure SCS (società americane che realizzano questo progetto) e l’ambasciatore degli Stati Uniti in Guinea e il suo team .

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