L’Istituto nazionale di statistica e studi economici (Insee) rivela che, se la curva centenaria aveva conosciuto un calo tra il 2015 e il 2019, da allora si è ripresa con veemenza: osserviamo un incremento medio annuo del 15%. Questo aumento sarebbe stato ancora più marcato senza l’impatto deleterio del Covid-19, che ha causato un eccesso di mortalità tra le persone che avrebbero potuto potenzialmente essere centenari nel 2023.
La longevità record di Jeanne Calment, morta alla veneranda età di 122 anni, resta un’eccezione; la maggior parte dei centenari attuali non supera i 103 anni.
All’inizio del 2024, la cittadina francese più anziana era suor André, 118 anni, ma ci ha lasciato poco dopo aver raggiunto questo picco. Oggi, la donna francese più anziana mostra con orgoglio i suoi 112 anni.
Contro ogni aspettativa, queste figure emblematiche della longevità non sono tutte confinate in istituzioni specializzate; in effeti, la metà di loro gode ancora del comfort e dell’autonomia offerti dalla propria casa. Questo fatto sottolinea che vecchiaia non fa necessariamente rima con (grande) dipendenza.
La laurea sembra un lasciapassare gratuito per entrare nel club dei centenari. In effetti, le statistiche parlano chiaro: tra le donne di età compresa tra 70 e 75 anni nel 1990, quelle con un diploma superiore erano il doppio delle probabilità di entrare nella cerchia ristretta dei centenari rispetto a chi non ha il diploma. Una tendenza simile sta emergendo tra gli uomini. L’accesso alle cure e uno stile di vita generalmente meno faticoso contribuiscono innegabilmente a questa longevità.
Questi “super” anziani costituiscono solo lo 0,04% della popolazione francese Al giorno d’oggi. Ma secondo le proiezioni degli esperti il loro numero è destinato a crescere: si stima La Francia potrebbe avere fino a 76.000 centenari nel 2040 – o addirittura fino a 120.000 secondo i più ottimisti – ovvero circa lo 0,1% della sua popolazione.
Se il panorama demografico francese si sta rimodellando sotto i nostri occhi, dobbiamo tuttavia rimanere realisti. Sognare di diventare un giorno uno di questi “super” centenari è una cosa; far parte di questa élite mantenendo un livello accettabile di benessere e autonomia è un altro…
