Un uomo di 23 anni condannato per aver provocato un incidente seguito da un mordi e fuggi a Saint-Chély-d’Apcher

Un uomo di 23 anni condannato per aver provocato un incidente seguito da un mordi e fuggi a Saint-Chély-d’Apcher
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Il 18 settembre 2022, Place du Foirail a Saint-Chély-d’Apcher, un giovane guidatore senza patente e per eccesso di velocità ha investito un’auto dopo aver rifiutato la precedenza, poi è fuggito per sfuggire alle sue responsabilità.

Un uomo di 23 anni è stato processato questo mercoledì 24 aprile 2024 dal tribunale penale di Mende per fatti risalenti al 18 settembre 2022. Quella sera, poco dopo le 21, Place du Foirail a Saint-Chély-d’ Apcher, ha rifiutato la precedenza a un veicolo e si è scontrato con esso. Nonostante il violento shock, il giovane Mendois è fuggito dal luogo dell’incidente prima di abbandonare il suo veicolo nel campo del suocero. Al volante di un’Audi A8 station wagon che aveva appena acquistato, stava accelerando. Ma soprattutto guidava senza patente.

Lo scontro è avvenuto sul lato anteriore sinistro, all’altezza del cofano, cosa che ha contribuito ad evitare una tragedia. L’autista era ancora ferito al collo e alla parte inferiore del corpo. Il suo compagno, presente anche lui nell’abitacolo, ne è uscito illeso.

“Ero nel panico”

Fu solo un mese dopo i fatti che il fuggitivo fu interrogato dagli investigatori. Ha ammesso ciò di cui è stato accusato e ha cercato di spiegare il suo incidente con la paura. “Non avevo la patente, sono andato nel panico”. Cercando così di sfuggire alle sue responsabilità. Non era però la prima volta che l’uomo guidava senza patente. “Perché hai comprato questa macchina se non hai la patente? Perché ti sei messo al volante?” ha interrogato il presidente dell’udienza, Yohann Jouan. “Sono partita per schiarirmi le idee prima di essere chiamata da mia suocera che subiva abusi e sono dovuta andare”ha giustificato l’imputato.

Il profilo instabile del ventenne preoccupa il magistrato, il sostituto del pubblico ministero e le parti civili. Nella sua fedina penale figurano già quattro menzioni: guida senza patente, rifiuto di ottemperare, falsificazione del nome di terzi (durante un controllo stradale). Ed è ancora in periodo di prova. “Ad un certo punto, ci sarà la detenzione”, avverte Yohann Jouan. L’avvocato dell’automobilista vittima, Me Michel Chomiac aggiunge: “Penso che abbia bisogno di una lezione dura. Questa non è la prima volta che è incasinato.” Sottolineando le conseguenze fisiche e psicologiche causate da questo incidente.

Dieci mesi con sospensione della pena

Il sostituto del pubblico ministero ha chiesto quattro mesi di reclusione, salvo modifiche. Me Lo ha stimato Frédéric Michel, avvocato difensore “La prigione è dura. Una sospensione della prova è più che sufficiente. È in fase di reinserimento professionale con la creazione di un Gaec con suo padre.”

Il presidente dell’udienza ha infine condannato i Mendois a dieci mesi di carcere con una sospensione condizionale di cinque anni. A titolo di risarcimento la vittima dovrà risarcire 500 euro per il danno morale e 500 euro per il danno fisico. “È una frase di avvertimento ma sarà l’ultima” – ha concluso il magistrato.

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