“Ciao, Viaggiatore!” La celebre navicella spaziale trasmette ancora una volta dopo la riparazione della NASA da 15 miliardi di miglia di distanza

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NASA/JPL – Caltech (ritagliato)

Lo scorso novembre, una delle navi più famose della NASA, la Voyager 1, ha smesso di trasmettere messaggi con grande ansia di coloro che erano responsabili della loro ricezione.

Non era tutto stress però, perché i controllori della missione potevano dire che la navicella spaziale stava ancora ricevendo i loro comandi e per il resto funzionava normalmente.

Ora, tuttavia, l’oggetto più distante dalla Terra realizzato dagli esseri umani sta nuovamente inviando dati sulla salute e sullo stato dei suoi sistemi ingegneristici di bordo mentre va alla deriva nello spazio interstellare.

Sono passati 46 anni e 7 mesi da quando la sonda Voyager 1 ha lasciato la Terra e 11 anni e 8 mesi da quando ha salutato Plutone e ha lasciato il nostro sistema solare.

Nel marzo 2024, il controllo della missione della Voyager 1 presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA presso il California Technical Institute, è riuscito ad approfondire il problema che impediva la comunicazione bidirezionale con la sonda.

Il team del JPL ha scoperto che un singolo chip responsabile della memorizzazione di una parte della memoria del sottosistema dei dati di volo (FDS), incluso parte del codice software del computer FDS, non funzionava e non funziona più.

La perdita di quel codice ha reso inutilizzabili i dati scientifici e ingegneristici. Impossibile riparare il chip, il team ha deciso di inserire il codice interessato altrove nella memoria FDS. Ma nessuna singola posizione è abbastanza grande da contenere la sezione di codice nella sua interezza.

Hanno quindi ideato un piano per dividere il codice interessato in sezioni e archiviare tali sezioni in punti diversi nella SDS. Per far funzionare questo piano, avevano anche bisogno di modificare quelle sezioni di codice per garantire, ad esempio, che funzionassero ancora tutte nel loro insieme. Anche eventuali riferimenti alla posizione di quel codice in altre parti della memoria FDS dovevano essere aggiornati.

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Una volta sistemato tutto, il 18 aprile hanno inviato il codice modificato nella sua nuova posizione nella memoria FDS. Un segnale radio impiega circa 22 ore e mezza per raggiungere la Voyager 1, che si trova a oltre 15 miliardi di miglia (24 miliardi di chilometri) dalla Terra, e altre 22 ore e mezza perché il segnale ritorni sulla Terra.

Veicolo spaziale Voyager – NASA

Quando il 20 aprile la squadra di volo della missione ricevette risposta dalla navicella spaziale, vide che la modifica funzionava: per la prima volta in cinque mesi, furono in grado di verificare la salute e lo stato della navicella.

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Dei restanti strumenti scientifici a bordo, la Voyager può ancora studiare la natura dei raggi cosmici e dei campi magnetici nello spazio interstellare, ma tra appena un anno o forse poco più, anche questi dovranno essere spenti. Entro il 2036, la sonda lascerà la Deep Space Network e sarà fuori da ogni comunicazione.

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