trasmesso sui social network il video di un ostaggio israeliano tenuto a Gaza

trasmesso sui social network il video di un ostaggio israeliano tenuto a Gaza
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La sua famiglia ha autorizzato la pubblicazione del “video del figlio”, si legge in un comunicato stampa dell’Hostage Families Forum, associazione che rappresenta alcune famiglie di ostaggi. “Questo video straziante è un appello urgente a intraprendere azioni rapide e significative per risolvere questa terribile crisi umanitaria e garantire il ritorno sicuro dei nostri cari”, si legge. “Il grido di Hersh è il grido collettivo di tutti gli ostaggi […] Ogni giorno che passa, aumenta la paura di perdere vite innocenti”.

Ostaggi “abbandonati”.

Non è stato possibile stabilire la data in cui è stato girato il video, ma l’ostaggio ha dichiarato di essere stato prigioniero per “quasi 200 giorni”. Mercoledì segna il 201esimo giorno in cui gli ostaggi sono stati tenuti prigionieri. Si riferisce anche ai “pasti festivi in ​​famiglia” dei festeggiamenti di Pessah, la Pasqua ebraica, che iniziava lunedì sera e durava una settimana.

Egli accusa il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e membri del governo israeliano di aver “abbandonato” migliaia di israeliani il 7 ottobre e di aver “abbandonato” anche gli ostaggi, chiedendo che tornassero a casa. Secondo lui gli ostaggi sono “sotterranei”, privi di acqua, cibo e cure mediche. Dice di essere stato gravemente ferito il 7 ottobre e mostra l’avambraccio sinistro amputato appena sotto il gomito.

Altri video di ostaggi sono già stati rilasciati da gruppi armati palestinesi dall’inizio della guerra. Questi hanno testimoniato di condizioni di detenzione simili e hanno anche chiamato in causa le autorità israeliane. Il 9 novembre, dopo la trasmissione da parte del movimento palestinese della Jihad islamica di un video in cui venivano presentati due ostaggi, l’esercito israeliano ha denunciato la trasmissione, definendola “terrorismo psicologico della peggiore specie”.

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