La NASA teme le mutazioni di un batterio a bordo della Stazione Spaziale che potrebbero diffondersi sulla Terra

La NASA teme le mutazioni di un batterio a bordo della Stazione Spaziale che potrebbero diffondersi sulla Terra
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La presenza di un batterio mutante potenzialmente pericoloso a bordo della Stazione Spaziale preoccupa la NASA. Riportato dagli astronauti dalla Terra, si è adattato all’ambiente ostile del complesso orbitale, al punto da diventare estremamente resistente agli antibiotici, sottolineano i ricercatori in uno studio.

La Terra sarà presto invasa da batteri mutanti ultraresistenti provenienti dalla Stazione Spaziale Internazionale? Si fa presto a dirlo, ma le notizie non sono incoraggianti. I ricercatori hanno identificato la presenza di batteriobatterio Enterobacter bugandensis a bordo della ISS. Nonostante l’ambiente molto controllato e piuttosto ostile della Stazione, caratterizzato in particolare dalla microgravità, alti livelli di CO2 e aumento della radiazione solare -, microrganismimicrorganismi riportati dagli astronauti dalla Terra riescono infatti ad adattarsi ad esso!

Così è stato anche nel 2018, poi nel 2021. Questi batteri avevano suscitato molta preoccupazione ma alla fine si sono rivelati innocui per l’uomo. Il secondo aveva addirittura mostrato interessanti proprietà protettive per le piante, utili per la coltivazione nello spazio.

Una minaccia per la salute degli astronauti

Per E. bugandensis, però, questa è un’altra storia. Anche questo batterio naturalmente presente nel nostro microbioma intestinale è mutato per adattarsi all’ambiente spaziale. Durante la missione Monitoraggio microbico, gli scienziati hanno isolato 13 ceppi presenti in varie località della ISS. Problema: le analisi hanno permesso di classificarli nella ristrettissima categoria degli ESKAPEE, agenti patogeni estremamente resistenti a ogni forma di trattamento e responsabili di numerose Infezioni nosocomialiInfezioni nosocomiali.

Questione di pericolosità, E. bugandensis non è da meno, poiché potrebbe provocare una grave infezione del sangue. Qualcosa che preoccupa la NASA, soprattutto perché l’ambiente spaziale potrebbe influenzare la virulenza dei batteri. Nel loro studio, pubblicato sulla rivista Microbioma, i ricercatori sottolineano quindi la necessità di proteggere la salute e la sicurezza degli astronauti. Consiglio già seguito dall’Agenzia spaziale americana, che sta lavorando per mettere a punto misure preventive per evitare a epidemiaepidemia nello spazio e proliferazione sulla Terra.

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