Port-Gentil: 3 iniziati Mwiri condannati per l’omicidio del fratello che aveva tradito i segreti del rito di iniziazione | Gabonmediatime.com

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Le sessioni penali svoltesi nella città di Port-Gentil, capoluogo della provincia di Ogooué-Maritime, continuano a far luce su diversi casi. Tre iniziati Mwiri sarebbero stati condannati a 10 anni di reclusione penale, di cui 5 anni con la sospensione, accompagnati da una multa di 10 milioni di FCFA di risarcimento danni, per aver picchiato a morte il loro fratello che aveva tradito i segreti del rito di iniziazione.

I fatti sarebbero avvenuti nel settembre del 2021. Mentre il defunto Olivier Kevin Makaya sarebbe rimasto nel villaggio di Avanga. Al suo ritorno a Port-Gentil, il giovane sarebbe stato ricevuto dai suoi fratelli Aubin Igondjo, Guyzepé Puma Babika e Moussonga Babika di Dannell. Quest’ultimo sarebbe già stato informato del comportamento del defunto che avrebbe manifestato indiscrezione. Rivelando i segreti e le difese dei loro riti di iniziazione, i Mwiri.

Il tradimento all’origine del dramma

Il Mwiri è un’assemblea di uomini del sud del Gabon, destinata a coloro che hanno compiuto i 15 anni. Il defunto sarebbe stato quindi accusato di aver tradito il segreto. Raccontando tutte le fasi dell’iniziazione, visto il significato dei segni corporei iscritti sul braccio sinistro (Makémba). Ma anche di aver avuto rapporti sessuali con la fidanzata nel luogo in cui si sarebbe svolto il cerimoniale notturno e di aver leccato la figa della compagna nel luogo sacro.

Azioni formalmente vietate agli iniziati di questo rito. Così, i fratelli della vittima invece di procedere come vuole la tradizione, cioè acquistando un animale che servirà per il sacrificio e altri beni, per superare la punizione del ‹‹ diavolo ››. Il trio avrebbe condotto il giovane all’altezza della moderna zona lavanderia. Una volta sul posto, hanno interrogato la vittima che ha finito per dare alla luce un topo.

Morte per aggressione e percosse

Il giovane sarebbe stato così condotto al corpo di guardia dove un piccolo gruppo di uomini si sarebbe avviato a far rispettare la” correzione del corpo ››. Quest’ultimo, infatti, avrebbe ordinato alla vittima di spogliarsi e poi l’avrebbe legato come un animale. La vittima sarebbe stata picchiata su tutto il corpo per più di mezz’ora. Dopo la tortura, la vittima avrebbe informato i suoi torturatori che stava soffocando.

Solo che nessuno avrebbe preso in considerazione la sua preoccupazione. La vittima sarebbe quindi passata dalla vita alla morte. Così, Aubin Igondjo, Guyzepé Puma Babika e Moussonga Babika di Dannell lo avrebbero portato in una struttura ospedaliera dove il medico avrebbe appena constatato la morte del giovane Olivier Kévin Makaya. Dal certificato medico risulta che la morte del giovane è stata innaturale a causa di contusioni ed ematomi.

Interrogati dagli investigatori della polizia giudiziaria, questi ultimi avrebbero ammesso i fatti di cui sono imputati nel corso delle indagini preliminari. Secondo quanto riferito, i fratelli Aubin Igondjo, Guyzepé Puma Babika e Moussonga Babika di Dannell sono stati giudicati colpevoli del reato di percosse mortali. Sarebbero stati quindi condannati a 10 anni di carcere, di cui 5 con la condizionale, e al pagamento di 10 milioni di FCFA a titolo di risarcimento.


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