NBA | La doccia gelata dei Lakers

NBA | La doccia gelata dei Lakers
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Un’istituzione storica, un track record lungo quanto il tuo braccio, giocatori leggendari che hanno vestito quella maglia, un passato emblematico, ma un presente instabile e un livello di gioco irregolare nel corso della stessa partita. No, non stiamo parlando del Manchester United, ma dei Los Angeles Lakers.

I Lakers non si offrono Denver, ma speranza

Dopo aver perso Gara 1 a Denver, i Lakers hanno avuto l’opportunità di vendicarsi contro gli stessi Nuggets. E c’è da dire che l’inizio è stato fragoroso per i Angelinos. I compagni di squadra di LeBron, James e Anthony Davis, hanno marciato sul posto nel primo periodo, e all’intervallo erano in vantaggio per 59-44. Se i campioni in carica dell’NBA pensano di aver visto tutto, non sospettano per un solo istante che non sia questa la lacuna più grande del gioco. No, i Lakers hanno chiuso la partita nel terzo quarto incrementando il loro vantaggio a +20 (68-48).

Ma come spesso accade con i Lakers, lo scenario non è mai scritto in anticipo. Il livello di gioco può variare nel corso della stessa partita o addirittura dello stesso quarto. Non sappiamo per quale motivo, o forse fin troppo bene, i californiani credono che con 20 punti di vantaggio non sia più imperativo fare di tutto per vincere. Penseremmo di vedere i loro fratelli nemici dei Clippers. Amici sostenitori dei Lakers, è in questo preciso momento che vi consigliamo vivamente di non continuare a leggere questo articolo. Il tuo umore per il resto della giornata potrebbe risentirne notevolmente (beh, spero di non averlo scritto per niente).

Jamal Murray, il becchino degli Angelino

Ben aiutato da un immenso Nikola Jokic, tanto per cambiare, Denver è tornato in partita durante l’ultimo quarto. Se in giro ci sono alcuni scettici sul clima, lasciamo che ci spieghino come il vantaggio dei Lakers si è sciolto così rapidamente. In un tempo record. Con soli 50 secondi rimasti da giocare, le due squadre sono in parità (97-97). LeBron dà agli Angelino un breve vantaggio (99-97), poi Jamal fa Murray, episodio 1/2 (99-99). Dopo aver mandato al volo il suo avversario, LeBron James si offre un tiro da 3 punti senza alcuna difesa. La palla si schianta due volte sul cerchio, poi esce. Mancano 10 secondi all’orologio e sappiamo già tutti cosa succederà.

Murray alza la palla, si dirige verso Anthony Davis per fare il suo dovere, lo supera e gli manda un tiro alla testa. Battitore di campanelli, la Ball Arena è il nuovo Vesuvio.

Da tutti gli angoli.

I Lakers sono riusciti a perdere una partita (101-99) che erano avanti di 20 punti. Va detto che l’ultimo quarto (32-20) ha aiutato la loro causa. Con questa sconfitta inaspettata, i californiani hanno appena perso per la decima volta consecutiva contro Denver. Prendi coraggio, guida questa serie fino a 12 sconfitte per darci una spazzare Bellissimo.

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