L’inflazione in Francia e Spagna scende sotto il 2%, alimentando le speranze di tagli dei tassi di interesse

L’inflazione in Francia e Spagna scende sotto il 2%, alimentando le speranze di tagli dei tassi di interesse
L’inflazione in Francia e Spagna scende sotto il 2%, alimentando le speranze di tagli dei tassi di interesse
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Questo articolo è stato originariamente pubblicato in inglese

Un’inflazione più debole del previsto sta alimentando le scommesse secondo cui la BCE continuerà a tagliare il tasso di interesse di riferimento a ottobre.

L’inflazione in due delle tre economie più forti della zona euro ha toccato il minimo degli ultimi tre anni a settembre, sotto il 2%, alimentando le speranze che La Banca Centrale Europea (BCE) continuerà a tagliare i tassi a ottobre.

Il tasso di inflazione annuale armonizzato dell’UE in Francia caduto a 1,5% a settembreil tasso più basso da luglio 2021 in calo rispetto al 2,2%, secondo la stima flash dell’Istituto statistico francese (INSEE).

Nel confronto mensile, i prezzi sono scesi dell’1,2%, il calo maggiore almeno dal 1990.

Il tasso di inflazione annuale armonizzato dell’UE in Spagna è stato più debole del previsto anche a settembre, all’1,7%, rispetto al 2,4% di agostoper raggiungere il suo livello più basso da marzo 2021secondo i dati preliminari dell’istituto statistico spagnolo INE.

Rispetto al mese precedente i prezzi spagnoli sono scesi leggermente dello 0,1%.

Il calo a sorpresa dell’inflazione annua è dovuto principalmente a il calo dei prezzi dell’energia in entrambi i paesi. I prezzi dei prodotti alimentari francesi sono rimasti stabili, mentre quelli spagnoli sono diminuiti rispetto a settembre 2023.

L’inflazione core (aumento dei prezzi esclusi quelli alimentari ed energetici) in entrambi i paesi è scesa al 2,4% a settembre.

Il calo delle aspettative di inflazione potrebbe portare a ulteriori tagli dei tassi di interesse da parte della BCE

Il calo dell’inflazione potrebbe consentire alla Banca Centrale Europea di ridurre ulteriormente i tassi di interesse di riferimento, dopo aver già effettuato due tagli quest’anno. A settembre, la BCE ha abbassato il tasso sui depositi presso la banca centrale – il tasso con cui guida l’orientamento della politica monetaria – di 25 punti base al 3,50%, dopo una decisione simile a giugno.

La BCE si concentra sull’obiettivo di inflazione del 2%, ma le decisioni si basano, tra gli altri, sui tassi di inflazione core.

I dati migliori del previsto di venerdì hanno alimentato le scommesse del mercato su un ulteriore taglio dello 0,25% il 17 ottobre. Secondo i dati di Bloomberg, gli investitori ritengono che ci sia una probabilità del 70% che ciò accada.

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