L’oro si mantiene forte dopo l’oltraggioso taglio dei tassi della Fed

L’oro si mantiene forte dopo l’oltraggioso taglio dei tassi della Fed
L’oro si mantiene forte dopo l’oltraggioso taglio dei tassi della Fed
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Giovedì i prezzi dell’oro sono rimasti stabili, dopo aver toccato un massimo storico nella sessione precedente, in seguito al taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve statunitense.

L’oro spot è rimasto pressoché invariato a 2.562,85 dollari l’oncia alle 03:19 GMT, dopo aver raggiunto un massimo storico di 2.599,92 dollari mercoledì.

I futures sull’oro statunitense sono scesi dello 0,4% a 2.587,40 dollari.

La Fed ha iniziato con un taglio di mezzo punto percentuale più ampio del solito che, secondo il presidente Jerome Powell, mirava a dimostrare l’impegno dei policymaker a mantenere bassa la disoccupazione, ora che l’inflazione è diminuita.

Il signor Powell ha tuttavia affermato che l’economia rimane solida e che molti indicatori del mercato del lavoro, come le richieste di disoccupazione e persino l’attuale tasso di disoccupazione del 4,2%, non raggiungono livelli preoccupanti.

“Nel breve termine, è probabile che l’oro registri una certa presa di profitto nei prossimi giorni, ma la traiettoria dell’oro rimane al rialzo nel lungo termine”, ha affermato Kelvin Wong, analista di mercato senior di OANDA per l’area Asia-Pacifico.

“Si prevede che l’oro raggiungerà nuovi massimi tra $ 2.640 e $ 2.700 quest’anno. L’indebolimento dei dati economici potrebbe essere un catalizzatore per prezzi dell’oro più alti”.

Secondo lo strumento FedWatch del CME, gli operatori stanno attualmente scontando una probabilità di quasi il 70% di un taglio di 25 punti base nella riunione di novembre della Fed e una probabilità del 30% di un taglio di 50 punti base.

I lingotti a rendimento zero tendono a essere un investimento preferibile in un contesto di bassi tassi di interesse e durante periodi di instabilità geopolitica.

Sul fronte geopolitico, mercoledì in Libano sono esplosi nuovamente degli ordigni di Hezbollah, riaccendendo le tensioni in un conflitto più ampio, dopo analoghe esplosioni avvenute il giorno prima tramite i cercapersone del gruppo.

Il mercato terrà d’occhio anche i dati iniziali sulle richieste di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti, attesi per le 12.30 GMT.

Tra gli altri metalli, l’argento è salito dello 0,7% a 30,26 dollari l’oncia, il platino è salito dello 0,4% a 972,06 dollari e il palladio è sceso dello 0,2% a 1.059,97 dollari.

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