Le vittime sono contadini e pescatori che mercoledì hanno lasciato la città presidiata di Monguno per recarsi sulle rive del Lago Ciad.
Il loro veicolo ha colpito una mina che si sospetta sia stata piazzata dai jihadisti dello Stato islamico in Africa occidentale (Iswap) legati all’Isis, hanno detto le fonti.
I membri di Iswap sono stati respinti da diverse aree da loro controllate, ma sono ancora attivi in aree remote dove attaccano i convogli che lasciano le città protette dall’esercito.
“Il veicolo ha colpito l’esplosivo piazzato sulla strada vicino al campo Mosquito, a tre chilometri da Monguno intorno alle 9,30, provocando un’esplosione che ha distrutto il veicolo”, ha detto Musa Kaka, membro di una milizia anti-jihadista che dà una mano all’esercito nigeriano.
“Abbiamo trovato 10 corpi e 23 feriti sulla scena”, ha aggiunto Kakà.
I morti sono stati sepolti mercoledì, mentre i feriti sono stati portati in un ospedale cittadino, ha detto Bello Adamu, un altro miliziano anti-jihadista che ha riferito lo stesso bilancio.
Anche un altro leader della milizia, Umar Ari, ha confermato il numero delle vittime.
Iswap, che si è separato nel 2016 dalla fazione rivale Boko Haram, è ora dominante nella regione del Lago Ciad.
I due gruppi jihadisti sono noti per aver piantato mine su strade e autostrade per colpire convogli militari e civili come parte della loro insurrezione che dura dal 2009 e ha provocato circa 40.000 morti e più di due milioni di sfollati.
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