Nel pieno della campagna presidenziale negli Stati Uniti, Joe Biden gioca la carta della trasparenza. Lunedì il presidente degli Stati Uniti ha reso pubblica la sua dichiarazione dei redditi, una tradizione americana temporaneamente interrotta sotto il suo predecessore alla Casa Bianca, il magnate miliardario Donald Trump.
Consuetudine annuale, questa pratica non obbligatoria dovrebbe mantenere la fiducia dei cittadini nei loro leader politici. Vi si impegnano anche altre figure politiche e candidati alle elezioni locali e nazionali.
Ricavi in crescita di oltre il 6%
Secondo la loro dichiarazione, i Biden hanno ricevuto 619.976 dollari nel 2023, la maggior parte dei quali provengono dallo stipendio di 400.000 dollari del presidente e dal compenso di 85.985 dollari di sua moglie Jill Biden per il suo lavoro di insegnante in Virginia, vicino alla capitale Washington. Questi ricavi sono in aumento rispetto agli anni precedenti: quasi 580.000 dollari nel 2022 e circa 610.000 nel 2021.
“Il presidente Biden ritiene che tutti gli inquilini dello Studio Ovale debbano essere aperti e onesti con il popolo americano”, ha affermato la Casa Bianca. “La lunga tradizione di pubblicare annualmente le dichiarazioni dei redditi dei presidenti deve continuare senza interruzioni”, ha aggiunto, con un riferimento appena velato all’era Trump.
Trump al contrario dei suoi predecessori
Famoso uomo d’affari e di media prima di diventare l’idolo della destra americana, Donald Trump ha scelto di non seguire la tradizione di trasparenza mantenuta da altri presidenti, democratici e repubblicani. Da candidato e poi da presidente tra il 2017 e il 2021, si è rifiutato di rendere pubblica la sua dichiarazione dei redditi.
Ma molte delle sue dichiarazioni alla fine sono state rilasciate dopo una battaglia condotta dai democratici al Congresso. Ed è emerso che, per diversi anni, Donald Trump non ha praticamente pagato alcuna imposta sul reddito, a causa delle perdite commerciali.
