qual è il “principio di equità” imposto ai media audiovisivi?

qual è il “principio di equità” imposto ai media audiovisivi?
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La campagna non è ufficialmente iniziata, ma il dibattito politico è già inquadrato da nuove regole. Da lunedì 15 aprile 2024 l’Autorità di regolazione per le comunicazioni audiovisive e digitali (Arcom) impone un “principio di equità” ai media audiovisivi fino al voto previsto per il 9 giugno. Tempo di parola, periodo, media coinvolti… Spiegheremo.

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Da questo lunedì sono cronometrati tutti gli interventi di un candidato, ma anche quelli dei sostenitori della sua candidatura. Gli interventi di cittadini stranieri vengono presi in considerazione purché siano candidati in Francia o esprimano sostegno a una lista di candidati in Francia. Ma durante queste elezioni europee, il metodo di conteggio del tempo di parola non è così rigido come quello imposto durante le elezioni presidenziali. Arcom non esamina ogni intervento al secondo più vicino, ma chiede ai media di rispettare l’equità basata su più elementi.

Tra questi, i media devono tenerne conto “la rappresentatività delle liste dei candidati e dei partiti”. Questo viene misurato “secondo i risultati ottenuti durante le ultime elezioni dei rappresentanti al Parlamento europeo e le ultime elezioni, e secondo le indicazioni dei sondaggi d’opinione”, si legge nella raccomandazione pubblicata sul sito Arcom il 6 marzo. “ L’Autorità tiene conto, inoltre, del contributo di ciascuna lista di candidati e del loro sostegno all’animazione del dibattito elettorale. »

Se le personalità si rifiutano di accedere a determinati canali, dovranno farlo “fornire la prova di un esplicito rifiuto” e non saranno esentati dal riferire sulle novità elettorali di questi candidati, – ha affermato Anne Grand d’Esnon, consigliera responsabile per le questioni del pluralismo presso Arcom Il mondo .

Il regolatore precisa inoltre che, in caso di interventi del Presidente della Repubblica, differenzia il tempo di parola legato alle elezioni da quello relativo all’esercizio della sua carica e al dibattito politico nazionale.

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Diverse nuove funzionalità

Oltre a contare il tempo di parola, Arcom garantisce anche “obbligo di moderazione e onestà nei commenti e nella presentazione dei candidati e dei loro sostenitori”.

Il periodo di controllo del tempo di parola per le elezioni europee del 2024 è stato prolungato dalle sei settimane delle elezioni precedenti, quest’anno è di otto settimane. Per la prima volta Arcom ha esteso il perimetro dei contenuti monitorati anche alle piattaforme online come X, Facebook, Youtube e Google, in applicazione della normativa europea.

Sono interessati da questo regolamento 17 canali televisivi e 10 stazioni radiofoniche, ovvero tutti i mezzi di informazione audiovisivi ad eccezione diArte e canali parlamentari. Dovranno rispettare queste raccomandazioni fino a venerdì 7 giugno, a mezzanotte. Dopo tale data nessun sondaggio, stima o messaggio di propaganda elettorale potrà essere diffuso al pubblico, anche su Internet. Le prime stime dei risultati potranno essere trasmesse solo a partire dalle 20:00, mentre i risultati ufficiali dalle 23:00 di domenica 9 giugno 2024.

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