L'americana Coco Gauff, che da questo sabato disputerà il Women's Tennis Masters in Arabia Saudita, ha ammesso di aver avuto “riserve” riguardo allo svolgimento dell'evento nel regno conservatore, aggiungendo però di ritenere che lo sport contribuisca a far sì che le cose accadano.
“Ti mentirei se dicessi che non avevo riserve… Una delle cose che ho detto (durante le discussioni prima del torneo, ndr)è che anche se ciò significasse venire qui, non potremmo semplicemente giocare e andarcene. Dobbiamo avere un vero programma, un vero piano”dichiarato il numero tre del mondo, mentre il regno è spesso criticato dalle ONG per le violazioni dei diritti umani, in particolare contro le donne.
Perché per la giocatrice ventenne, che in passato è stata coinvolta nel suo Paese sulla questione dei diritti delle minoranze, lo sport può aiutare a portare avanti alcune lotte.
“Ovviamente sono pienamente consapevole della situazione (in materia di diritti umani, ndr) qui in Arabia Saudita. La mia visione è che lo sport può essere un modo per aprire le porte alle persone… Penso che per volere il cambiamento, devi vedere le cose con i tuoi occhi.”ha commentato durante una conferenza stampa venerdì a Riyadh.
“È una delle cose che voglio vedere con i miei occhi, vedere se sta cambiando. Se mi sento a disagio o se ho la sensazione che non stia cambiando nulla, probabilmente non tornerò, non”ha aggiunto Coco Gauffprecisando che le sue discussioni a monte si erano concentrate in particolare sui diritti delle donne, ma anche delle persone LGBTQ+.
Il circuito professionale WTA ha firmato un contratto triennale con la Federazione Saudita per detenere il Maestri femminili alla fine della stagione nel regno.
Intervistato anche il numero uno del mondo, il bielorusso Aryna Sabalenkaha detto che non aveva “nessun problema a giocare qui”.
“Sono venuto a giocare una partita di esibizione con il (tunisino) Ons (Jabeur, l'anno scorso) e ho visto che tutto era piuttosto rilassato… Gli sforzi che stanno facendo per lo sport femminile sono incredibili e sono davvero impressionato”ha detto.
Sotto la guida del principe ereditario Mohamed bin Salman, l’Arabia Saudita ha intrapreso negli ultimi anni vaste riforme, concentrandosi in particolare sul turismo e sullo sport per aprirsi a livello internazionale e diversificare la propria economia, che è fortemente dipendente dal petrolio.
Ma se, ad esempio, le donne saudite ora hanno il diritto di guidare, la legge sullo status personale entrata in vigore nel 2022 contiene ancora disposizioni discriminatorie.