Montagna: Uno studio e una guida per la riabilitazione operativa degli alpeggi

Montagna: Uno studio e una guida per la riabilitazione operativa degli alpeggi
Montagna: Uno studio e una guida per la riabilitazione operativa degli alpeggi
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La sezione savoiarda dei Domaines Skiables de France affida ad un organismo scientifico il compito di realizzare la prima guida operativa per la riabilitazione delle piste da sci e degli ambienti montani aperti.

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La conservazione e il ripristino dei suoli nei pascoli alpini sono di cruciale importanza, non solo per garantire la sostenibilità degli ecosistemi montani, ma anche per soddisfare le esigenze dei diversi soggetti interessati, come gli agricoltori, i gestori delle stazioni sciistiche e le autorità locali. Per questo motivo, nel novembre 2022, le 35 società di impianti di risalita delle zone montane della Savoia, aderenti ai Domaines Skiables de France, hanno incaricato un organismo scientifico di realizzare uno studio volto a migliorare la conoscenza dei suoli montani e a individuare i fattori di successo e di fallimento del progetto ecologico. riabilitazione delle piste da sci. Attraverso un esperimento su larga scala condotto in 8 stazioni pilota della Savoia, sono stati determinati i fattori di successo e di fallimento dei progetti di riabilitazione ecologica delle piste da sci. La buona conoscenza del suolo e le buone pratiche risultanti da questo studio hanno portato alla pubblicazione di una guida operativa per supportare al meglio i diversi soggetti interessati in ogni fase del ripristino ecologico degli ambienti montani aperti.

Mercoledì 19 giugno, i rappresentanti delle 35 imprese di impianti di risalita del comprensorio montano della Savoia, membri dei Domaines Skiables de France, si sono riuniti nella stazione di Saisies per scoprire i risultati dello studio e la guida operativa sulla riabilitazione operativa dei territori alpini che hanno sponsorizzato, al gruppo scientifico composto dal laboratorio di studi Soltis Environnement, dalla Société d’Économie Alpestre de Savoie (SEA 73) e dal laboratorio Edytem/Université Savoie Mont-Blanc. Lo studio e la guida sono stati realizzati attraverso un esperimento su larga scala, realizzato in 8 stazioni pilota della Savoia: Courchevel, les Arcs, la Plagne, Aussois, Val Cenis, Valmeinier, les Saisies e la Rosière, in collaborazione con 22 stazioni di montagna alpeggi sfruttando gli alpeggi di questi comprensori sciistici. L’investimento totale per lo studio e la guida ammonta a 138.000 euro tasse incluse, finanziato al 100% da tutte le 35 società di impianti di risalita savoiardi.

I membri di DSF Savoie hanno scelto di condividere le conclusioni del lavoro svolto, mettendo a disposizione gratuitamente questa guida operativa di buone pratiche a tutti gli appaltatori di lavori in montagna, aziende di impianti di risalita, capi progetto, studi di progettazione, aziende, ecc. in al fine di aiutare al meglio tutte le parti interessate durante ogni fase del ripristino degli ambienti montani aperti. È in fase di realizzazione un modulo di formazione per la riabilitazione operativa degli alpeggi, realizzato dal dipartimento Formazione e Certificati dei comprensori sciistici della Francia.

Lo studio si è svolto in 4 fasi principali:

  • Creazione di una sintesi bibliografica della letteratura scientifica e tecnica internazionale, fornendo così dati sui metodi di riabilitazione ecologica, nonché sui risultati e sugli insegnamenti appresi dalle esperienze passate.
  • Condurre interviste ai gestori di otto stazioni pilota in Savoia e a 22 agricoltori alpini che utilizzano gli alpeggi per identificare le esigenze specifiche degli stakeholder locali e per comprendere le difficoltà legate al ripristino dei suoli montani.
  • Prospezione di 31 siti per valutare l’efficacia delle misure di ripristino.
  • Analisi dei dati raccolti per identificare i fattori che contribuiscono al successo degli interventi di ripristino dei pascoli alpini degradati.

Tutte e quattro le fasi metodologiche hanno permesso di formulare un gran numero di raccomandazioni che vengono dettagliate nelle 19 schede della guida operativa per il ripristino degli alpeggi. Le schede proposte in questa guida presentano l’approccio completo che consente l’attuazione efficace di queste raccomandazioni. L’obiettivo è aumentare le possibilità di successo nel ripristino dei pascoli alpini. Non solo contribuiscono a ripristinare la biodiversità e la produttività degli ecosistemi montani, ma anche a rafforzare la loro resilienza di fronte agli attuali cambiamenti ambientali. Preservando questi fragili habitat e lottando contro l’erosione, è garantita la sostenibilità dei servizi ecosistemici essenziali che forniscono, in particolare per quanto riguarda il loro utilizzo agricolo (produzione di foraggio) e ricreativo (attività estive e/o invernali).

Sugli autori dello studio e della guida “Riabilitazione operativa degli alpeggi”:
Ambiente Soltis, studio di progettazione con sede a Voiron (38), offre strumenti e soluzioni per valutare il potenziale agro-pedologico e funzionale dei suoli, integrare questi dati nella pianificazione territoriale e consigliare soluzioni di ripristino. La ricerca e lo sviluppo occupano un posto centrale nell’attività dell’azienda, con il fermo impegno di facilitare il trasferimento dei risultati della ricerca in ambito operativo. L’azienda offre quindi ai propri clienti approcci operativi, innovativi e robusti per garantire il ripristino e la protezione dei suoli, assicurando così la fornitura di servizi ecosistemici essenziali alla società. Soltis Environnement, e in particolare Lisa Benas, responsabile del progetto di ingegneria del suolo, e Florence Baptist, direttrice di Soltis Environnement, hanno coordinato lo studio che ha portato alla realizzazione di questa guida operativa. Il team è stato fortemente coinvolto in ogni fase dello studio: sintesi bibliografica, interviste con le parti interessate locali, prospezione del suolo sul campo e analisi dei dati per arrivare a raccomandazioni concrete destinate alle parti interessate responsabili della riabilitazione ecologica dei pascoli alpini.

La Società Economica Alpina della Savoia, noto anche come SEA 73, è un servizio pastorale dipartimentale. Con circa 300 membri, questa struttura associativa difende gli interessi della pastorizia dal livello locale a quello nazionale attraverso la Rete Pastorale AURA. Si tratta di un’organizzazione agricola professionale composta da agricoltori, ma anche da funzionari eletti a livello locale e da partner che rappresentano tutte le parti interessate nelle aree pastorali, come le aree protette, finanziatori e amministrazioni. Opera per l’interesse generale degli alpeggi savoiardi attuando le proprie azioni, collaborando con altre strutture o stabilendo solidi partenariati. Le sue missioni principali includono la consulenza agli agricoltori e alle comunità alpine, il sostegno alle strutture pastorali collettive (AFP, GP), l’agroambiente, la comunicazione e la sensibilizzazione pastorale, nonché la mediazione territoriale. SEA 73 e in particolare Rémy MAGDINIER risultano quindi essere un attore essenziale del progetto, i suoi rapporti con gli stakeholder locali, in particolare alpeggi e comprensori sciistici, hanno permesso di realizzare tutte le interviste con successo. Le sue competenze hanno inoltre permesso di valutare la qualità del foraggio dei siti risanati e di fornire uno sguardo informato sulle specificità degli ambienti montani.

Edytem (Ambienti, Dinamiche e Territori di Montagna) è un’unità di ricerca congiunta dell’Università della Savoia Monte Bianco e del CNRS. Nato dalla volontà di riunire ricercatori di geoscienze (geologia, idrogeologia, geomorfologia) e scienze umane e sociali (geografia), Edytem si propone di risolvere, attraverso un approccio interdisciplinare, questioni ambientali e sociali specifiche degli ambienti, delle dinamiche e delle aree montane. È in questo contesto che la collaborazione con Jérôme Poulenard, docente-ricercatore presso Edytem e specialista del suolo, è apparsa inevitabile. Con molti anni di esperienza nella ricerca sui suoli e sui socio-ecosistemi montani, Jérôme ha saputo supportare il gruppo fornendo competenze precise sul campo e nelle discussioni legate alla stesura di raccomandazioni.

A proposito di DSF Savoia : La sezione savoiarda dei Domaines Skiables de France comprende Albiez Montrond – Aussois – Bessans – Bonneval – La Norma – La Toussuire / les Bottières – Le Corbier / St Colomban des Villards / St Jean d’Arves – Les Karellis – Orelle – Saint François Longchamp – Saint Sorlin d’Arves – Val Cenis – Valfrejus – Valloire – Valmeinier – Courchevel / Méribel / La Tania – Granier – La Plagne – La Rosière – Les Arcs / Peisey Vallandry – Les Ménuires – Méribel / Brides les Bains – Pralognan – Sainte Foy Tarentaise – Tignes – Val d’Isère – Val Thorens – Valmorel – Les Aillons – Margeriaz – Arêches-Beaufort – Crest Voland – Savoie Grand Revard – Les Saisies – Notre Dame de Bellecombe / Flumet / Praz sur Arly.

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