La nuova sottovariante clade 1b del virus mpox, precedentemente descritto come “vaiolo delle scimmie”, continua a colpire sporadicamente i nostri vicini d’oltre Manica. Un nuovo caso è stato rilevato in Inghilterra, ha affermato l’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (UKHSA) in un comunicato stampa questo lunedì 20 gennaio. Si tratta del sesto caso confermato nel paese dall’ottobre 2024.
Il caso rilevato nell’East Sussex “non ha alcun collegamento con casi precedenti identificati in Inghilterra”, precisa l’agenzia governativa.
L’interessato era appena tornato dall’Uganda, nell’Africa orientale, “dove attualmente è presente la trasmissione comunitaria del clade Ibmpox”. Anche la Repubblica Democratica del Congo e il Burundi sono particolarmente colpiti nel continente.
“Il rischio per la popolazione britannica resta basso”
I contatti stretti di questa persona sono monitorati dalle autorità sanitarie britanniche. “Il rischio per la popolazione del Regno Unito rimane basso dopo questo sesto caso e stiamo lavorando rapidamente per tracciare contatti stretti e ridurre il rischio di qualsiasi potenziale diffusione”, avverte la dott.ssa Meera Chand, vicedirettrice dell’UKHSA.
L’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito sottolinea che si aspetta “di vedere occasionalmente casi importati del clade Ibmpox nel Regno Unito” a causa “dell’epidemia in alcune parti dell’Africa”.
La Francia ha segnalato il 6 gennaio in Bretagna il primo caso della sottovariante clade 1b del virus MPOX.
Negli ultimi mesi sono stati rilevati alcuni casi in altri paesi europei come Belgio, Germania e Svezia. Casi sono stati confermati anche attraverso l’Atlantico in Canada e negli Stati Uniti. Anche la Cina ha segnalato diversi casi.
Questa sottovariante è considerata in questa fase più contagiosa del ceppo classico del virus, con un tasso di mortalità più elevato. Sembra che causi eruzioni cutanee su tutto il corpo, mentre i ceppi precedenti erano caratterizzati da eruzioni cutanee localizzate e lesioni sulla bocca, sul viso o sui genitali.
Articolo originale pubblicato su BFMTV.com
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