l’essenziale
Giovedì 21 novembre si svolgerà ad Abidjan (Costa d’Avorio) la finale internazionale del concorso divulgativo scientifico “La mia tesi in 180 secondi”. La ricercatrice tolosa Wendy Le Mouëllic difenderà le possibilità della Francia presentando il suo lavoro sulla tubercolosi.
Per presentare il suo lavoro e renderlo comprensibile, Wendy Le Mouëllic non ha esitato a utilizzare la metafora culinaria. Dottoranda presso il laboratorio IPBS di Tolosa, partecipa questo giovedì ad Abidjan (Costa d’Avorio) alla finale internazionale di “La mia tesi in 180 secondi” (MT180), un popolare concorso scientifico destinato a mettere in risalto i giovani ricercatori.
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Come a Nizza, dove ha vinto il primo premio della giuria, Wendy Le Mouëllic riassumerà in tre minuti l’argomento della sua tesi, “Caratterizzazione delle vie di acquisizione dello zolfo e biosintesi della cisteina del Mycobacterium tuberculosis durante l’infezione” .
Per spiegarlo ha scelto di indossare il camice da dietologa antibatterica. Perché il biologo cerca di capire come il bacillo della tubercolosi ottiene lo zolfo che gli permette di svilupparsi. Allora perché non provare a mettere a dieta il batterio privandolo del suo piatto preferito incarnato, per la concorrenza, dalla torta di fragole? A Tolosa, la ricetta di Wendy Le Mouëllic ha già conquistato tutti i voti.
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