È lo sport nazionale per eccellenza in Australia. Un vero e proprio stile di vita che può essere pericoloso anche per i surfisti quando si conoscono le creature che popolano le acque australiane. Secondo la Taronga Conservation Society, dal 1971 sono stati registrati più di 1.200 attacchi di squali nel più grande paese dell'Oceania, di cui 255 mortali, con gli squali che spesso confondevano la sagoma di un surfista con quella di una foca. Tuttavia, una ricerca pubblicata martedì dagli scienziati potrebbe cambiare la situazione e rendere la navigazione più sicura. Come ? Installando luci brillanti sulla sua tavola.
Secondo la biologa Laura Ryan della Macquarie University in Australia, le tavole ricoperte di luci orizzontali hanno meno probabilità di essere attaccate dai grandi squali bianchi. Le luci distorcono la sagoma della tavola sulla superficie dell'oceano, rendendola infatti meno appetitosa per gli squali. “La paura degli squali bianchi esiste da molto tempo e in parte il motivo è che non li comprendiamo molto bene”, afferma Laura Ryan.
Prototipi presto realizzati
Lo studio, pubblicato sulla rivista Biologia attualeè stato effettuato nelle acque di Mossel Bay, in Sud Africa, una zona molto frequentata dai grandi squali bianchi. Gli scienziati hanno utilizzato esche a forma di foca configurate con diverse luci a LED prima di rimorchiarle dietro una barca per vedere quale oggetto attirava maggiormente l'attenzione.
Lo studio ha rilevato che le luci più intense scoraggiavano maggiormente gli squali, mentre le luci verticali erano meno efficaci di quelle orizzontali. Dopo questi risultati, più promettenti del previsto, Laura Ryan prevede ora di costruire prototipi che possano essere utilizzati sotto kayak o tavole da surf.
Per monitorare gli squali, l’Australia dispone già di dispositivi avanzati, tra cui droni, reti anti-squalo o un sistema di marcatura che avvisa le autorità quando uno squalo si trova vicino a una spiaggia affollata.
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