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Tribunale federale: il Cantone di Ginevra non può agire da solo in materia di rifiuti

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Il Tribunale federale conferma la parziale invalidazione dell’iniziativa cantonale di Ginevra “Sì al riciclaggio dei rifiuti non biodegradabili”. Come già il Consiglio di Stato, rileva che parte di questo testo è contraria al diritto federale superiore.

Le capacità della discarica di Châtillon, a Bernex (GE), stanno raggiungendo la saturazione, costringendo il Consiglio di Stato a cercare un nuovo sito di stoccaggio del ferro da incenerimento (archivio).

ATS

Nella sentenza pubblicata mercoledì, il 1° Tribunale di diritto pubblico ritiene che il primo comma dell’iniziativa – che vieta la realizzazione nel Cantone di nuove discariche destinate allo stoccaggio delle ceneri pesanti da incenerimento – non può essere interpretato in un senso conforme alla direttiva federale sulla protezione dell’ambiente legge (LPE).

La LPE prescrive quindi che, per quanto possibile, la produzione di rifiuti debba essere limitata e che i rifiuti vengano recuperati ed eliminati in modo rispettoso dell’ambiente sul territorio nazionale. Quest’ultimo principio, valido a livello svizzero, non si applica a livello cantonale, sottolinea il Tribunale federale.

Collaborazione cantonale

Al contrario, la LPE prevede che i Cantoni collaborino e pianifichino la gestione e lo smaltimento dei rifiuti oltre i loro confini. Questa collaborazione implica “partecipare in modo attivo e costruttivo” alla ricerca di soluzioni comuni, aggiungono i giudici di Mon Repos.

In questo contesto un’iniziativa che vieti la realizzazione di nuove discariche nel Cantone va contro i principi della LPE. Il ricorso proposto dal comitato d’iniziativa contro l’invalidazione parziale deve quindi essere respinto, conclude la Corte Suprema.

Il lancio dell’iniziativa da parte dell’UDC di Ginevra avviene nel contesto della saturazione della discarica di Châtillon, a Bernex. Il cantone deve costruire una nuova discarica per il clinker, questi residui di rifiuti che resistono a qualsiasi incenerimento, e prende di mira i terreni agricoli a Satigny. Questa prospettiva ha sollevato un’ondata di opposizione da parte dei residenti della regione. Il testo dell’UDC ha raccolto 10.286 firme. (sentenza 1C_426/2023 del 19 settembre 2024)

classe, ats

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