Secondo il Laboratorio Nazionale della Sanità, ogni anno in Lussemburgo vengono diagnosticati tra i 400 e i 450 nuovi casi di cancro al seno. Il nuovo rapporto sulla valutazione del “programma mammografico” (PM) – il programma organizzato nazionale di screening del cancro al seno – pubblicato congiuntamente questo lunedì 20 gennaio dalla Direzione della Sanità e dal Gruppo Epican di Epidemiologia e Prevenzione del cancro, dell’Istituto lussemburghese di Health (LIH), rivela importanti progressi nella diagnosi precoce di questa malattia.
Per la prima volta, i dati del programma mammografico sono stati confrontati con quelli del Registro nazionale dei tumori (RNC), utilizzando una metodologia sviluppata da Epican. “Con questa nuova metodologia, il Lussemburgo si unisce a un piccolo gruppo di paesi europei in grado di valutare l’efficacia dello screening del cancro al seno a un livello così elevato”, ha spiegato la direttrice scientifica del RNC e responsabile dello studio, la dottoressa Claudine Backes. “Ci auguriamo che i risultati di questo rapporto vengano utilizzati per guidare le azioni di sanità pubblica e le valutazioni future al fine di individuare il cancro al seno il più presto possibile in Lussemburgo”.
Gli esami confermano l’efficacia del PM, in particolare nella diagnosi precoce dei tumori. Le analisi mostrano che i tumori rilevati tramite il programma sono spesso di dimensioni più piccole, localizzati, senza metastasi e con meno casi di invasione linfonodale, favorendo trattamenti più leggeri e migliorando le possibilità di remissione.
Uno dei punti di forza del programma risiede nella doppia lettura delle mammografie, dove ogni esame viene analizzato da due radiologi indipendenti. Questo processo aiuta a rilevare un cancro al seno su cinque che sarebbe sfuggito con una singola lettura. Riduce inoltre il numero di falsi positivi e di test aggiuntivi necessari, riducendo così i costi e lo stress per i partecipanti, specifica lo studio.
Partecipazione insufficiente
Il rapporto sottolinea tuttavia che, nonostante la qualità della sua organizzazione, il tasso di partecipazione allo screening lascia ancora a desiderare. Tra il 2011 e il 2018, sebbene superiore a quello dei paesi vicini, rimane al di sotto delle raccomandazioni europee. Dall’analisi dei dati è inoltre emerso che negli ultimi anni il tasso di partecipazione è costantemente diminuito, senza che le istituzioni siano in grado di spiegarne le ragioni.
“Questo rapporto segna un passo importante nei nostri sforzi volti a migliorare la salute e il benessere delle donne in Lussemburgo”, ha concluso il Ministro della Sanità e della Previdenza Sociale, (CSV). Anche il Ministero della Salute ha colto l’occasione per ricordare che dal 1È Luglio 2024, è stata aumentata l’età di accesso al programma di screening. D’ora in poi potranno beneficiarne tutte le donne affiliate al CNS di età compresa tra 45 e 74 anni.