perché è stato così intenso quest’anno?

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perché è stato così intenso quest’anno?
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La Normandia è una delle regioni più colpite dall’epidemia di influenza quest’inverno. Medici privati ​​sopraffatti, servizi di emergenza saturati… Il numero dei pazienti è esploso lo scorso dicembre. Il picco di rara intensità è ormai passato. Ma come spiegarlo? Ecco alcune risposte.

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Negli ultimi giorni gli operatori sanitari hanno respirato un po’. Hanno appena trascorso settimane impegnative: le visite e i ricoveri per influenza sono stati molto più numerosi quest’inverno rispetto all’inverno precedente.

Il flusso dei ricoveri dei pazienti al pronto soccorso si è finalmente dimezzato, conferma l’Agenzia sanitaria regionale della Normandia. “Nessuno aveva previsto l’intensità dell’episodio influenzale.”

“Non è perché non se ne parla più che l’influenza è scomparsa” questo lo slogan della campagna di vaccinazione antinfluenzale. Problema quest’anno: non ne abbiamo parlato abbastanza presto.

La campagna di vaccinazione congiunta contro l’influenza e il Covid-19 potrebbe essere iniziata ufficialmente il 15 ottobre 2024, ma la popolazione ha tardato a vaccinarsi. La comunicazione era seriamente in ritardo.

“Avevamo previsto male” ammette François Mengin Lecreulx, direttore generale dell’Agenzia sanitaria regionale della Normandia. Nessuno sa al momento perché l’epidemia sia stata di tale intensità.

Le autorità riconoscono tuttavia che il ritardo accumulato è stato difficile da recuperare e oggi è dimostrato dalle cifre. L’Ars segnala tra il 4 e il 5% in meno di vaccinazioni rispetto allo scorso anno.

Durante questo periodo di epidemia, l’attività ospedaliera era molto tesa. Il virus particolarmente violento quest’anno ha richiesto numerosi ricoveri, ma molti di questi pazienti si sono rivolti alle emergenze per mancanza di medici curanti: “Durante le festività molti studi sono chiusi e per la mancata risposta del sistema ambulatoriale i pazienti si sono rivolti al sistema ospedaliero”spiega François Mengin Lecreulx.

Un contesto di tensioni che ha permesso di riequilibrare l’attività medica nella Senna Marittima. I medici del pronto soccorso hanno chiesto all’Ars una migliore distribuzione del carico dei pazienti tra la città e l’ospedale.

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