Secondo un recente studio, queste fonti di preoccupazione si riscontrano in molti bambini dai 7 ai 12 anni.
Niente è più destabilizzante per un genitore che vedere il proprio figlio in ansia, soprattutto quando ciò sconvolge le sue notti. Questi momenti di impotenza sono familiari a molti genitori, che non sempre capiscono cosa causa questo disagio nel loro bambino. E spesso è proprio questa incertezza che li divora di più: non sapere come aiutare. Una realtà che ha spinto l’azienda inglese BFB Labs, specializzata in salute mentale, a fare ricerche sulle cause dell’ansia nei bambini piccoli.
Per ottenere i risultati, gli esperti hanno utilizzato la loro nuova app per la salute mentale, Lumi Nova, e hanno intervistato quasi 10.000 partecipanti, di età compresa tra 7 e 12 anni. Le loro osservazioni hanno rivelato cinque principali ansie che colpiscono i bambini dalla scuola primaria in poi. Tra questi, due sono legati alla nostra società attuale dopo la crisi sanitaria del Covid-19. Innanzitutto, i bambini sono ansiosi di andare a scuola.
Per Manjul Rathee, fondatore di BFB Labs, “le crescenti sfide legate alla salute emotiva e mentale e il crescente divario nei risultati ottenuti dopo la pandemia, nonché le pressioni create dai social media” può fare scuola “ancora più intimidatorio” lo ha confidato oggi in esclusiva ai colleghi dell’HuffingtonPost UK. La seconda fonte di preoccupazione tra i bambini piccoli è la paura di commettere errori, sia a scuola che nella vita di tutti i giorni. In effetti, il fallimento è particolarmente vissuto dai bambini piccoli.
In questo scenario, i genitori hanno un ruolo essenziale da svolgere. Ad esempio, possono congratularsi con lui per tutti gli sforzi che ha fatto, soprattutto se non ha raggiunto gli obiettivi che si era prefissato. “Per spingere tuo figlio a provare cose nuove da solo, incoraggialo a sfidare pensieri negativi come “Non posso farlo” o “Non sarò mai in grado di farlo”. consiglia lo specialista. Lo stesso per la scuola, rassicuratelo appena potete, e siate lì ad ascoltarlo se vuole parlare, per capire cosa lo blocca dall’idea di andare a lezione.
Gli altri motivi sono più comuni nei bambini, ma restano ancora molto presenti nel nostro tempo; la paura del buio, di dormire da soli la notte o di fare nuove amicizie. Anche se possono sembrare banali, è importante non minimizzarli. Mostra a tuo figlio che, qualunque sia il motivo, sei lì per lui. Sapendo di essere supportato, si sentirà molto meno solo.
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