una minaccia da non sottovalutare

una minaccia da non sottovalutare
una minaccia da non sottovalutare
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Il virus Oropouche è un arbovirus presente in America Latina e nei Caraibi. Il virus si trasmette all’uomo pungendo moscerini, Culicoides, ma anche zanzare del genere Culex et Aedes, vettori di molte febbri tropicali (in particolare dengue, chikungunya, febbre gialla, Zika). L’infezione si manifesta, dopo un periodo di incubazione di 10 giorni, con segni clinici aspecifici quali febbre, cefalea, mialgia, nausea e vomito e, più raramente, sindromi emorragiche e forme neuro-invasive (encefalite, meningite). Nei casi meno gravi, la remissione è prevista in 7-10 giorni. La trasmissione verticale da madre a figlio può causare malformazioni, aborti spontanei o morte del feto. La prevenzione si basa sulla protezione individuale con l’uso di indumenti coprenti, l’uso di zanzariere impregnate di insetticidi e l’applicazione, ogni 2-5 ore, di prodotti repellenti. La protezione deve essere permanente per tutta la giornata a causa delle zanzare Aedes sono attivi durante il giorno, i culicoides hanno un picco di attività a fine giornata e le zanzare Culex di solito morde di notte. Non esiste un vaccino, un trattamento preventivo o curativo contro Oropouche. Il trattamento si basa sulla gestione dei sintomi. L’Agenzia nazionale per la ricerca sull’AIDS e le malattie infettive emergenti dall’epatite virale ritiene che il virus Oropouche rappresenti una minaccia da non sottovalutare e che sia importante colmare le lacune nella comprensione della sua epidemiologia, della sua ecologia, della sua patogenesi e del rischio di riassortimento con altri virus.

Fonti: Missione operativa nazionale di coordinamento epidemia e rischio biologico (Coreb), Agenzia nazionale per la ricerca sull’AIDS e le malattie infettive emergenti dall’epatite virale (ARNS-MIE)

Salute

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