L’ESSENZIALE
- Secondo un nuovo studio, il 94% del volume totale della materia grigia delle donne incinte subisce cambiamenti durante la gravidanza.
- Questi cambiamenti sono legati alle fluttuazioni degli ormoni estrogeni e colpiscono in particolare le aree cerebrali associate alla cognizione sociale.
- Le donne con un migliore recupero della materia grigia dopo il parto hanno un legame più forte con il loro bambino.
L’anno scorso sono nati 663.000 bambini, ovvero il 2,2% in meno rispetto al 2023, secondo l’ultimo rapporto di l’Istituto Nazionale di Statistica e Studi Economici (INSEE). Durante la gravidanza, le donne sperimentano numerosi effetti, come bruciore di stomaco, nausea, gonfiore addominale, ecc. Ma essere incinta ha effetti anche sul cervello, come dimostra un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Comunicazioni sulla natura.
Uno studio sulle donne incinte e su quelle che non lo sono
Come parte di questo lavoro, i ricercatori di l’Università Autonoma di Barcellona (UAB) hanno, per la prima volta secondo a comunicatoha studiato il cervello delle donne incinte utilizzando tecniche di neuroimaging e le partner femminili delle donne incinte.
Nel dettaglio, 127 donne erano alla prima gravidanza. Hanno eseguito la risonanza magnetica cinque volte: prima del concepimento, nel secondo e terzo trimestre, durante il postpartum e a uno e sei mesi dopo la nascita. Lo stesso esame veniva effettuato anche prima della gravidanza.
Allo stesso tempo, sono state effettuate risonanze magnetiche anche su 20 partner di donne incinte (per differenziare i cambiamenti cerebrali legati agli effetti biologici da quelli causati dal diventare madre) e su altre 32, senza figli o senza piani di gravidanza o maternità. . A tutti i 179 partecipanti è stato chiesto di fornire campioni di urina e questionari per valutare la salute mentale e, nel caso delle madri, l’attaccamento materno al bambino.
Il 94% del volume totale della materia grigia viene influenzato dalla gravidanza
Risultati:
– Il volume della materia grigia nel cervello delle donne incinte è stato ridotto fino al 4,9%, con un recupero parziale durante il periodo postpartum.
– Questa riduzione è stata osservata nel 94% del volume totale della materia grigia e più in particolare nelle aree legate alla cognizione sociale, cioè ai processi cognitivi coinvolti nelle interazioni sociali.
I ricercatori dimostrano che questi cambiamenti nel cervello sono collegati alle fluttuazioni di due ormoni estrogeni (estriolo-3-solfato ed estrone-solfato), che aumentano bruscamente durante la gravidanza e ritornano a livelli più bassi dopo il parto. Notano che maggiore è l’aumento – e quindi la diminuzione – di questi ormoni, maggiore sarà alla fine la riduzione finale della materia grigia.
Infine, lo studio ha scoperto che le donne che avevano avuto un migliore recupero del volume della materia grigia durante il periodo postpartum erano quelle che avevano un legame più forte con il loro bambino 6 mesi dopo la nascita. Ciò suggerisce che oltre ai processi biologici, anche il benessere materno gioca un ruolo fondamentale nell’evoluzione della materia grigia.