La depressione postpartum colpisce anche i padri

La depressione postpartum colpisce anche i padri
La depressione postpartum colpisce anche i padri
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L’ESSENZIALE

  • Quasi un padre su dieci soffre di depressione nel periodo successivo alla nascita del figlio. “Gli uomini sperimentano anche cambiamenti ormonali, come un calo del testosterone, che influisce sull’umore e sul sonno”.
  • I rischi di depressione postpartum nei padri sono aumentati da diversi fattori: predisposizioni psicologiche, stress finanziario, privazione del sonno o addirittura tensioni all’interno della coppia.
  • A differenza delle donne, i padri con depressione postpartum raramente esprimono tristezza visibile. Presentano più frequentemente irritabilità, distanza emotiva o difficoltà a creare un legame con il loro bambino.

Quando si parla di depressione post parto si pensa spesso alle mamme: ne sono colpite dal 10 al 20%. Tuttavia, un recente studio pubblicato su Giornale dei disturbi affettivi rivela che quasi un padre su dieci soffre di sintomi depressivi nel periodo successivo alla nascita del figlio. Un fenomeno poco conosciuto ma molto reale. Come si traduce per gli uomini?

Sintomi atipici e comportamenti a rischio

Diventare genitore cambia la vita e i padri non fanno eccezione. Devono affrontare cambiamenti profondi: una nuova identità, relazioni ridefinite e una vita quotidiana sconvolta. Ma ciò che è meno noto è che anche gli uomini subiscono modificazioni biologiche. Joshua P. Smith, consulente professionista, ha spiegato in Rivista dei genitori : “Anche gli uomini sperimentano cambiamenti ormonali dopo la nascita del loro bambino, come un calo del testosterone, che influisce sull’umore e sul sonno”.

I rischi di depressione postpartum nei padri sono aumentati da diversi fattori: predisposizioni psicologiche, stress finanziario, privazione del sonno o addirittura tensioni all’interno della coppia. Purtroppo, però, le norme sociali legate alla mascolinità rafforzano il silenzio dei padri sull’argomento: non ne parlano. “La società si aspetta che gli uomini ‘affrontino la situazione’, ‘stringano i denti’, spiega la psicologa clinica Renee Goff in un comunicato stampa. La rabbia o l’irritabilità in un uomo sono spesso più tollerate della tristezza”.

Migliorare il benessere perinatale

A differenza delle donne, i padri con depressione postpartum raramente esprimono tristezza visibile. Presentano più frequentemente irritabilità, distanza emotiva o difficoltà a creare un legame con il loro bambino. Alcuni cadono in comportamenti evitanti, come lavorare troppo o usare sostanze nocive.

La buona notizia, tuttavia, è che il benessere mentale preesistente può prevenire questi disturbi. Lo studio evidenzia quindi che un miglioramento del benessere perinatale (cioè prima della nascita) riduce del 10% il rischio di depressione da moderata a grave nei padri. Allo stesso modo, secondo l’Inserm, i padri che beneficiano di due settimane di congedo di paternità sono meno a rischio di sviluppare depressione postpartum. Aumentare la consapevolezza di queste realtà, rompere i tabù e incoraggiare i padri a cercare aiuto sono passi essenziali per una genitorialità più soddisfacente, concludono gli autori.

Salute

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