L’ESSENZIALE
- Il microbiota intestinale è costituito da miliardi di batteri, con diversi impatti sulla salute.
- I ricercatori hanno scoperto che uno dei batteri è associato al desiderio di dolci.
- Quando è presente in piccole quantità nell’intestino, i topi hanno più voglia di dolci.
Il microbiota intestinale influenza il nostro stato di salute. Questi miliardi di batteri hanno un impatto sulla digestione, sul sistema immunitario e persino sul metabolismo. In Natura MicrobiologiaRicercatori cinesi rivelano che uno di questi in particolare è legato alla nostra voglia di dolci. Lo hanno scoperto in uno studio condotto su campioni di sangue umano e su topi.
Un legame complesso tra desiderio di cibo e batteri intestinali
“Gli animali sono biologicamente programmati per desiderare lo zucchero, ma una preferenza incontrollata per lo zucchero può portare a un consumo eccessivo, con conseguente aumento della glicemia e aumento del rischio di malattie metaboliche”.ricordano gli autori nel preambolo. Precedenti ricerche hanno dimostrato che il desiderio di cibo è collegato ai segnali inviati al cervello dall’intestino. “Tuttavia, la regolazione del desiderio di zucchero è un processo complesso e il ruolo dei microbi intestinali non è chiaro”.stimano.
Bassi livelli di Bacteroides popolare associato a voglie più dolci
Nel loro lavoro, questi scienziati provenienti da diverse università cinesi hanno analizzato il sangue di 18 topi affetti da diabete indotto artificialmente e di 60 pazienti con diagnosi di diabete di tipo 2. I diversi risultati sono stati confrontati con quelli dei campioni controlli senza patologia. I ricercatori hanno scoperto che i topi diabetici e gli esseri umani avevano livelli ridotti di FFAR4 nel sangue. Questa proteina attiva la secrezione di GLP-1, un ormone che regola lo zucchero nel sangue e l’appetito. Analizzando poi la preferenza dello zucchero dei topi, hanno osservato che era correlata a bassi livelli di FFAR4. A questi ultimi è stata associata anche una minore quantità di Bacteroides popolareun batterio intestinale e il suo metabolita chiamato pantotenato.
Zucchero: i batteri intestinali possono regolare i nostri impulsi?
Nei modelli murini, i ricercatori cinesi hanno scoperto che il pantotenato era responsabile della secrezione di GLP-1 e FGF21, un ormone epatico che agisce direttamente sull’ipotalamo, la regione del cervello che controlla il comportamento alimentare. Hanno testato questa associazione nutrendo topi diabetici con pantotenato o colonizzandone l’intestino B. popolare Queste due tecniche hanno permesso di ridurre notevolmente la voglia di zucchero dei roditori. Per gli autori, è possibile che i batteri possano rappresentare una via terapeutica per ridurre il desiderio di zucchero. “Sono necessarie ulteriori ricerche cliniche per studiare questo asse intestino-fegato-cervello come bersaglio per terapie che potrebbero aiutare a gestire le malattie metaboliche”.avvertono.
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