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Morbo di Alzheimer: riconoscere i segnali d’allarme

Morbo di Alzheimer: riconoscere i segnali d’allarme
Morbo di Alzheimer: riconoscere i segnali d’allarme
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Nella Gaspésie, dove l’invecchiamento demografico è ormai radicato, crescono le richieste di aiuto rivolte alla Società Alzheimer. Se non si troverà una cura, i bisogni potrebbero addirittura raddoppiare entro il 2050.

“Da diversi anni si parla di 800 persone beneficiarie dei servizi. Per rispondere alla domanda, sì, è in aumento rispetto a 7-8 anni fa», dimostra il direttore della Società Alzheimer Gaspésie-Îles-de-la-Madeleine, Bernard Babin.

La Società Alzheimer Gaspésie Îles-de-la-Madeleine interviene tutto l’anno per aiutare le persone affette da perdita di memoria. Quest’anno la campagna di sensibilizzazione si concentra sul riconoscimento dei primi segni della malattia.

“Può ritardare il processo in determinate occasioni. Come si suol dire, con la tregua, è certo che non cureremo la malattia, ma quando i nostri facilitatori vanno a casa ogni settimana per prendere tregua, i miei cari spesso mi dicono che fa molto bene”, aggiunge Bernard Babin.

L’Alzheimer Society offre incontri con le famiglie, incontri di caffè, gruppi di sostegno, programmi di sollievo e di stimolazione della memoria, nonché molte altre attività e corsi di formazione. Quest’anno l’organizzazione no-profit ha inoltre migliorato la propria formazione per gli operatori sanitari.

“Vedo molta speranza in tutto questo e stiamo sviluppando sempre più strumenti e attività che soddisfano questa esigenza. Quindi c’è ancora molto da fare”, spiega la coordinatrice della Società Alzheimer Gaspésie-Îles-de-la-Madeleine, Claudie Cousin.

L’azienda continua la sua missione e mantiene la speranza nel progresso della ricerca medica. Anche la mancanza di personale e di finanziamenti colpisce l’azienda.

– Cosa mancherebbe? (Giornalista)

“Penny. Soldi per aiutare tutte le persone che ne hanno bisogno e, più le persone sono consapevoli del servizio, più non siamo in grado di aiutarle”, ammette la signora Cousin.

Secondo Babin, quasi 2.700 persone sono colpite dalla malattia e il modo migliore per fare la propria parte come comunità è prestare attenzione al proprio prossimo.

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