l’essenziale
Venerdì 10 e sabato 11 gennaio, il Domaine de Baudrigues, a Roullens, farà da cornice alla 1a edizione del Plantathlon: un evento che, ogni giornata, sarà suddiviso in una mattinata di piantumazione di siepi e un pomeriggio riflessione e consapevolezza sul cambiamento climatico e sulla transizione nell’agroecologia.
89 ettari di ulivi, 80.000 giovani germogli, 15 varietà diverse: questo è il paesaggio che i partecipanti al Plantathlon scopriranno, nella tenuta Baudrigues, a Roullens, venerdì 10 e sabato 11 gennaio. Due giorni firmati Nectar & Co, il Le associazioni Forêtvert Forever e Les imaginaries en transition, ma anche gli studenti di La Raque. Un sito su cui punta Alexis Muñoz, co-creatore di Nectar & Co “L’olivicoltura più biologica che biologica”basato sull’agroecologia: una pratica che l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) definisce un approccio “olistico”chi cerca di “ottimizzare le interazioni tra piante, animali, persone e ambiente soddisfacendo al tempo stesso la necessità di sistemi alimentari socialmente equi in cui le persone possano scegliere cosa mangiare e come e dove produrlo”.
Tra le innumerevoli leve dell’agroecologia, le siepi: piante dai molteplici benefici, dalla creazione di corridoi ecologici alla regolazione idrologica, passando per la fertilità del suolo, il sequestro del carbonio e la promozione della biodiversità. Siepi che i partecipanti al Plantathlon dovranno piantare il 10 e 11 gennaio: 3 km, nelle due giornate, questo l’obiettivo ufficiale. “Ma speriamo di andare oltre, in termini di partecipazione”dice Emmanuel Pistre, di Forêtvert Forever. A metà novembre si registrarono una sessantina di iscrizioni. Poco più di un mese dopo, l’appuntamento è stato visualizzato “completare”con un cast ricco: “Una cinquantina di dipendenti, 100 persone del grande pubblico, 20 persone dei centri sociali, 20 partecipanti del mondo della scuola e una quarantina di responsabili. Abbiamo dovuto rifiutare le persone. Tutti sedotti dall’idea di portare il proprio contributo al processo, a “essere parte della soluzione”.
Serge Zaka, Iris-Amata Dion, Alain Canet, Lionel Giraud per le conferenze
Dopo il lavoro pratico mattutino, il Plantathlon passerà alla modalità “consapevolezza”con pomeriggi di conferenze al Domaine La Bastide de Madame e quattro relatori scelti. Venerdì 10 gennaio, l’agroclimatologo Serge Zaka, già nell’Aude nel settembre 2024 per il forum Accel’Air, e Iris-Amata Dion, dottoressa in scienze dell’atmosfera e del clima, autrice dell’affascinante graphic novel “Climate Horizons” (con il designer Xavier Henrion), con la parola data a nove autori dell’IPCC (gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici), sarà al lavoro. Il primo a discutere il “Impatti dei cambiamenti climatici sull’agricoltura e sui paesaggi dell’Aude”il secondo per descrivere il “realtà futura” clima e rispondi a una domanda: “Perché dobbiamo agire?”
Sabato 11 gennaio, nuovo convegno, dal titolo “Dalla terra al piatto – come e perché il rispetto per l’ambiente deve entrare nei nostri piatti” : al lavoro, Alain Canet, agroforesta e presidente del Centro di agroecologia francese, ma anche Lionel Giraud, lo chef narbonese 2 stelle della Maison Saint-Crescent, “professionista della ristorazione sensibile all’offerta dei suoi ingredienti”.
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