Annunciata mesi fa, la funzionalità di analisi e riepilogo PDF di Gemini è finalmente arrivata.
Google si è preso il suo tempo. Otto mesi dopo l'annuncio, la funzione “Fai domande su questo PDF” inizia finalmente a comparire sugli smartphone degli utenti dell'applicazione Files by Google.
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Contratti di diverse decine di pagine, un articolo accademico dal linguaggio astruso, una documentazione tecnica vaga… I file PDF possono assumere forme estremamente diverse e, purtroppo, il nostro tempo non è espandibile all'infinito. È qui che entra in gioco l’intelligenza artificiale.
Allo stesso modo in cui puoi chiedere all'intelligenza artificiale di riassumere un articolo sul web o un video su YouTube, Gemini ora può fare la stessa cosa dai file PDF. Riassume, ma non solo! Puoi interagire con il chatbot per porre domande specifiche sul suo contenuto o per trovare informazioni su un particolare argomento all'interno del documento.
Google però erige diverse barriere davanti alle sue nuove funzionalità: non tutti gli smartphone sono compatibili e per usufruirne è indispensabile un abbonamento attivo a Google One AI Premium.
Una nuova funzionalità riservata agli abbonati
Per usufruire di “Fai una domanda su questo PDF”, è necessario utilizzare l'applicazione Files by Google per sfogliare i file locali archiviati sullo smartphone. Uno smartphone che, oltretutto, dovrà essere aggiornato ad Android 15. Per il momento si tratta solo di una manciata di modelli, tra cui il Pixel 9 o l'ultimo Oppo Find).
Successivamente, per utilizzare la funzionalità è necessario un abbonamento a Google One AI Premium. Questo piano, che include l'accesso all'ultima versione di Gemini 2.0 e offre l'accesso a 2 TB di spazio di archiviazione nel cloud, viene fatturato a € 21,99 al mese dopo una prova gratuita di 30 giorni.
Infine, Gemini va ovviamente impostato come assistente vocale predefinito sul proprio smartphone (tutte le informazioni qui). Non resta che aprire un PDF dall'applicazione File, quindi richiamare Gemini con il tasto dedicato o con “Ehi Google” in modo che venga offerta la possibilità di interrogare il PDF.
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