Tesla ha appena annunciato un miglioramento della potenza di ricarica dei suoi Supercharger esistenti, passando da 250 a 325 kW. Abbastanza per sperare in tempi di ricarica ridotti… ma non tutti ne trarranno beneficio. Ecco i dettagli.
Uno dei successi di Tesla si basa sulla sua rete di ricarica veloce, i famosi Supercharger, che uniscono abbondanza, affidabilità e costi ridotti. Tuttavia, non tutto è perfetto: soprattutto la potenza di ricarica è rimasta indietro rispetto alla concorrenza.
Un problema che verrà presto risolto da una nuova generazione di Supercharger, che permetteranno fino a 500 kW a 800 volt, ma un post di Tesla Charging su X (ex Twitter) ci racconta di una piccola evoluzione dei terminali già esistenti.
Fino a 325kW
« [Le] Il Cybertruck ora può caricare fino a 325 kW su selezionati Supercharger V4. Distribuzione in corso »possiamo leggere.
Approfondiamo la questione con Max de Zegher, responsabile della parte Supercharger di Tesla, che specifica in un altro post: “Il terminale V4 è in grado di caricare fino a 500 kW sull’armadio V4 (in arrivo nel 2025) e 325 kW sull’armadio V3 esistente. Sono felice di poter già iniziare a migliorare il caricamento del Cybertruck”.
È necessario prendersi un po’ di tempo qui per comprendere questo annuncio. Le stazioni di sovralimentazione sono costituite da due elementi: terminali e un quadro elettrico. I terminali sono alla quarta generazione, ma gli armadi sono alla terza: è l’arrivo della quarta generazione che aprirà la porta a 500 kW.
Si tratta quindi di un miglioramento del binomio “V4 terminale/V3 cabinet”, finora limitato a 250 kW. E se la Tesla e Max di Zegher menzionano solo il Cybertruck, è perché il resto della gamma Tesla non può accettare più di 250 kW. Un miglioramento ovviamente del software, già presente su alcuni siti negli Stati Uniti e che dovrebbe essere implementato su tutte le stazioni “nelle prossime settimane”.
Un progresso (molto piccolo).
Resta il fatto che, se questa potenza aggiuntiva dovesse ridurre i tempi di ricarica del Cybertruck, non è stato comunicato alcun guadagno quantificato.
Altra piccola delusione: Max de Zegher, ancora, precisa che la corrente resterà a 400 volt; l’800 volt è compatibile solo con i cabinet della generazione successiva.
Se raggiungere tale potenza con “soli” 400 volt resta tecnicamente notevole (ciò implicherebbe un’intensità di 812 A), questa novità non dovrebbe quindi cambiare nulla nelle battute d’arresto dei possessori di auto elettriche a 800 volt di terze parti, come Kia, Hyundai oppure Xpeng, con potenze di ricarica ben inferiori ai 100 kW.
Non dimentichiamo infine che, anche se l’Europa beneficia di questo miglioramento, il Cybertruck sembra essere l’unica vettura in grado di trarne beneficio… e da noi non è previsto. Insomma, se i proprietari di pick-up dovessero apprezzare la novità, è proprio il V4 di prossima generazione che cambierà la situazione per molti altri automobilisti elettrici.