Eepisodio 573 della serie “la nostra esistenza è appesa a un filo”. 900.000 anni fa, i nostri antenati furono, per un periodo abbastanza lungo, così pochi che avrebbero potuto stare in un modesto villaggio. Potrebbero addirittura essere stati ridotti a un magro battaglione di 1.280 individui in età riproduttiva.
Almeno questo è quanto suggerisce un team di scienziati in uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Scienza. Utilizzando un sofisticato strumento di modellazione (chiamato FitCoal), i ricercatori cinesi hanno analizzato le sequenze del genoma di oltre 3.000 individui moderni, tracciando i capricci dei lignaggi umani attraverso i secoli.
LEGGI ANCHE Come l’intelligenza artificiale riporta in vita l’uomo di TautavelLa loro conclusione è sconcertante: i nostri antenati hanno attraversato un collo di bottiglia demografico così grave che avrebbero potuto scomparire senza lasciare traccia. “I nostri risultati indicano che questo grave collo di bottiglia ha portato la popolazione umana ancestrale sull’orlo dell’estinzione e ha completamente rimodellato l’attuale diversità genetica umana”, scrivono gli autori dello studio.
La colpa è del terribile raffreddamento del pianeta
Tra 813.000 e 930.000 anni fa, la nostra stirpe ancestrale avrebbe dovuto affrontare un vertiginoso calo demografico. Le ragioni rimangono poco chiare, ma gli indizi indicano un grave sconvolgimento climatico. Ghiacciai striscianti, oceani ghiacciati, siccità ricorrenti e tempeste colossali: la Terra stava entrando in una crisi […] Per saperne di più