Prospettive sul settore dell’intelligenza artificiale e della robotica con Alexandre Zilliox, portfolio manager di Thematics AM.
Durante questa intervista, Alexandre Zilliox, portfolio manager di Thematics AM, analizza il mondo dell’intelligenza artificiale e della robotica. Discute le prospettive di investimento in questo settore, le sfide legate alla monetizzazione delle innovazioni, nonché le opportunità che si presentano al di fuori delle tecnologie tradizionali.
In quale fase del ciclo si trova il tema?
Analizzando i fondamenti dell’intelligenza artificiale e della robotica, diventa chiaro che siamo ancora all’inizio del ciclo. Prendiamo ad esempio l’infrastruttura di potenza di calcolo: si stima che ci siano circa 1 trilione di data center in tutto il mondo, attualmente in fase di modernizzazione con processori ottimizzati per l’intelligenza artificiale, nonché sistemi adeguati di raffreddamento e gestione dell’energia. Dal lato del software, è difficile trovare aziende con un’esposizione diretta superiore al 20% all’intelligenza artificiale, il che riflette anche un mercato ancora immaturo. Riteniamo quindi di aver solo scalfito la superficie del potenziale dell’intelligenza artificiale e della robotica e che questa tendenza sia destinata a rafforzarsi.
Quali sono le vostre prospettive per il settore?
Siamo di fronte ad una situazione complessa. Da un lato affluiscono grandi investimenti, soprattutto nei semiconduttori, da parte di grandi fornitori di cloud e start-up ben finanziate. D’altro canto, la monetizzazione di software e applicazioni sta richiedendo più tempo del previsto, causando preoccupazioni nel mercato. Nel 2024, alcune delusioni hanno portato alla volatilità, in particolare nel settore del software, dove i ricavi derivanti dai nuovi prodotti hanno spesso deluso le aspettative degli investitori. Questo ci riporta alla Legge di Amara, che evidenzia la nostra tendenza a sovrastimare gli impatti a breve termine di una tecnologia, sottovalutandone gli effetti a lungo termine.
Possiamo essere esposti alle transizioni tecnologiche senza investire nel settore tecnologico?
È del tutto possibile investire nell’intelligenza artificiale e nella robotica al di fuori del settore tecnologico tradizionale. Opportunità interessanti si presentano soprattutto nel campo della salute, con progressi come la medicina di precisione, la diagnosi automatizzata, la chirurgia robotica o addirittura la ricerca molecolare grazie all’intelligenza artificiale generativa e all’analisi dei dati. Nell’industria i robot sono chiamati ad affrontare sfide importanti, soprattutto di fronte all’invecchiamento della popolazione e alla carenza di manodopera in alcuni settori.
Come è strutturato il mercato dell’IA?
La dinamica attuale è diversa dalla bolla Internet degli anni 2000. Vediamo attori leader nel settore dell’intelligenza artificiale, ben capitalizzati, con modelli di business robusti e margini elevati, in contrasto con i modelli di business dell’epoca. Inoltre, le grandi aziende collaborano sempre più con start-up innovative, creando un ecosistema in cui ciascuna sfrutta i punti di forza dell’altra: accesso alla potenza di calcolo per le piccole imprese e accesso a innovazioni all’avanguardia per gli adulti.
Come distinguere il prossimo Facebook dal prossimo MySpace?
Investiamo molto tempo analizzando ciò che differenzia un’azienda da un’altra, esaminandone la tecnologia e le innovazioni. Valutiamo anche criteri finanziari, come la capacità di un’azienda di finanziare la propria crescita senza ricorrere ai mercati o la sua capacità di sostenere elevati livelli di ricerca e sviluppo. La nostra esperienza nell’intelligenza artificiale e nella robotica ci consente di valutare il valore di un’azienda all’interno di questa catena del valore. Infine, abbiamo scelto di investire solo nei facilitatori, cioè coloro che forniscono servizi e prodotti basati sull’intelligenza artificiale o sulla robotica, piuttosto che negli adottanti. Siamo fermamente convinti che questa rappresenti la migliore strategia per sfruttare queste opportunità a lungo termine, poiché l’adozione dell’intelligenza artificiale e della robotica accelera in tutti i settori.
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