L’intelligenza artificiale ha bisogno del suo “momento Android” e questo nuovo sistema operativo vuole darglielo

L’intelligenza artificiale ha bisogno del suo “momento Android” e questo nuovo sistema operativo vuole darglielo
L’intelligenza artificiale ha bisogno del suo “momento Android” e questo nuovo sistema operativo vuole darglielo
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Gli agenti IA hanno bisogno di un sistema operativo? Questo è ciò in cui credono gli ex dirigenti di Google, come Hugo Barra, e lo hanno appena annunciato. Qualche settimana fa abbiamo appreso che OpenAI stava sviluppando uno strumento, chiamato Operator, in grado di svolgere attività per conto degli utenti. Ad esempio, delegare l’esecuzione di intere operazioni come la scrittura del codice. Ma cosa significa questo? Ormai utilizziamo quotidianamente l’automazione, ovvero soluzioni che funzionano automaticamente senza il nostro intervento. Pensa semplicemente all’utilizzo di una Skill Alexa o della domotica intelligente IFTTT: arrivi a casa la sera e si accendono le luci e parte la musica. Ora che siamo a stretto contatto con l’intelligenza artificiale possiamo passare al passo successivo, ovvero creare una soluzione che, invece di seguire una semplice serie di istruzioni, sia in grado di interagire con gli ambienti. Non solo, ma impari dal feedback e prendi decisioni senza un costante intervento umano. Pensiamo a soluzioni che ti aiutino a fare acquisti, prenotare viaggi, scrivere codice o programmare riunioni, adattarsi a circostanze impreviste e interagire con sistemi che possono includere sia esseri umani che altri strumenti di intelligenza artificiale. Si tratta di agenti IA, non robot, ma programmi autonomi che eseguono compiti, prendono decisioni e interagiscono con ambienti con poco intervento umano.

Chi ne ha bisogno? Le aziende che sviluppano prodotti IA come Microsoft, Google e OpenAI non solo credono fermamente in questa funzionalità, ma ne hanno un disperato bisogno (forse più di noi). I modelli di intelligenza artificiale sono molto costosi e c’è urgente bisogno di monetizzarli: ecco perché, in soli 12 mesi, le startup che sviluppano agenti AI hanno raccolto investimenti per circa 8,2 miliardi di dollari (un incremento dell’81,4% rispetto all’anno precedente, secondo PitchBook ). ). Ex dirigenti di Google come Hugo Barra, ex vicepresidente di Google per la gestione dei prodotti Android, e David Singleton, ex vicepresidente di Google per l’ingegneria Android, hanno continuato a creare una nuova startup di agenti AI: /dev/agents
L’idea è quella di ricreare, come ha dichiarato Bloomberg, un nuovo “momento Android”, ma per l’AI, cioè un sistema che faciliti notevolmente la creazione di agenti AI. Nel suo annuncio, Singleton ha affermato che gli agenti di intelligenza artificiale possono effettivamente aiutare le persone in modo proattivo, ma ciò non avverrà senza reinventare un nuovo sistema, con una nuova interfaccia, un nuovo modello di privacy e una piattaforma dedicata.

/dev/agents sarà un sistema operativo basato su cloud che consentirà l’esecuzione di agenti IA affidabili su tutti i dispositivi. Non ci sono molti dettagli su come funzionerà questo sistema operativo o quando verrà lanciato, ma la società sta assumendo ingegneri e designer UX. Trovi tutti i dettagli su https://sdsa.ai/

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