Il Brasile prende esempio dall’Europa
Le regole dell'App Store di Apple che impediscono i collegamenti esterni sono state dichiarate illegali in Brasile. Ciò significa che Apple non può più vietare agli sviluppatori di collegarsi ai propri siti Web per vendere contenuti in-app come libri, film, musica e giochi.
In sostanza, l'azienda californiana dovrà lasciarlo fare agli sviluppatori promuovere metodi di pagamento esterniinsieme agli acquisti in-app. Allo stesso modo, i collegamenti esterni devono essere autorizzati: le applicazioni possono includere collegamenti che reindirizzano gli utenti a piattaforme esterne per effettuare transazioni.
Inoltre, gli editori devono essere in grado di distribuire le proprie applicazioni tramite negozi diversi dall'App Store –Cupertino dovrà quindi autorizzare App Store alternativicome in Europa. Infine, gli sviluppatori potranno offrire le loro applicazioni sull'App Store senza l'obbligo di includere un'opzione di acquisto in-app.
Quale impatto potenziale?
In pratica, Apple ha 20 giorni per conformarsi a queste nuove regole. Dopo questo periodo verrà applicata una penalità per ogni giorno di ritardo, ma ammonta solo a 250.000 real (ambiente 41 000 €il che probabilmente non darà molto fastidio all'azienda).
Nessuna reazione ufficiale è stata ancora rilasciata da Apple né da MercadoLibre. Questo caso potrebbe, tuttavia, costituire un precedente significativo in altre regioni che cercano di riformare le pratiche delle grandi piattaforme digitali.
Questa decisione fa seguito a un movimento globale di protesta contro l’attuale modello di Apple, ma anche di altri giganti della tecnologia. Finora Apple riceveva una commissione su tutte le transazioni effettuate tramite i suoi servizi: l'importo, così come il principio, sono ormai messi in discussione quasi ovunque nel mondo.
Il Brasile non fa eccezionema si allinea con iniziative simili già implementate nell'UE, per incoraggiare una maggiore concorrenza e ridurre la dipendenza degli sviluppatori dall'ecosistema Apple.