Siccità fatale, giorno di sei mesi, maremoto… Come sopravviveremmo se la Terra smettesse di ruotare?

Siccità fatale, giorno di sei mesi, maremoto… Come sopravviveremmo se la Terra smettesse di ruotare?
Siccità fatale, giorno di sei mesi, maremoto… Come sopravviveremmo se la Terra smettesse di ruotare?
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Uno scienziato ha immaginato le conseguenze dell’arresto della rotazione terrestre. Uno scenario disastroso che renderebbe rapidamente invivibile il pianeta o addirittura causerebbe la scomparsa istantanea della specie umana.

Cosa accadrebbe se la Terra smettesse improvvisamente di ruotare? È la domanda su cui indaga lo scienziato Joseph Levy, professore associato di Geoscienze della Terra e dell’ambiente alla Colgate University, nello Stato di New York (Stati Uniti). Bisogna però considerare due scenari, l’ipotesi di uno stop improvviso e quella di uno stop graduale.

L’ipotesi di uno stop improvviso

La prima conseguenza di un arresto improvviso della rotazione terrestre sarebbe l’assenza di luce e radiazioni solari per metà del pianeta. Uno scenario che farebbe quindi sprofondare parte del pianeta nell’oscurità totale, spiega Joseph Levy a Business Insider. Nell’ipotesi dell’improvvisa cessazione della rotazione bisognerebbe tener conto anche della proiezione degli esseri viventi. All’equatore, infatti, la rotazione della terra avviene a circa 1.600 km/h, un arresto improvviso ci proietterebbe, per il principio d’inerzia, verso est. Uno shock che ci scaglierebbe come pietre comuni senza quasi alcuna possibilità di sopravvivere.

Secondo Joseph Levy bisognerebbe immaginare anche un improvviso movimento dell’acqua. Potremmo quindi assistere ai maremoti più potenti che la terra abbia mai conosciuto. “Anche l’acqua avvertirebbe questa improvvisa accelerazione.” Infine, lo scienziato non si preoccupa troppo della pelle delle costruzioni umane o delle piante, che anch’esse subirebbero tutto il peso dell’improvvisa cessazione della rotazione. “I materiali terrestri sono resistenti alla compressione, ma non alla tensione”, spiega.

L’ipotesi di una cessazione graduale

Se la rotazione terrestre si fermasse gradualmente, il destino degli esseri umani non sarebbe molto migliore. “Nel corso dell’anno, mentre la Terra orbita attorno al sole, metà del pianeta si troverebbe nella notte e l’altra metà nella luce intensa, ma l’altra metà cambierebbe costantemente nel corso dell’anno”, spiega lo scienziato.

Quindi, invece di durare mezza giornata, il tempo di sole continuo sarebbe di 6 mesi. Le conseguenze sarebbero drammatiche. In effetti, la luce solare continua brucerebbe la vegetazione e i raccolti quando l’acqua eventualmente evaporerebbe con il calore. “Il sole ininterrotto arrostirebbe i raccolti ed evaporerebbe gran parte dell’acqua in questa metà del globo”, annuncia Joseph Levy. Al contrario, metà del globo immersa nell’oscurità non sarebbe in grado di far crescere alcuna pianta e vedrebbe l’acqua trasformarsi in ghiaccio. In breve, l’innalzamento del livello dell’acqua, il caldo estremo e la carestia sarebbero la vita quotidiana di ciò che restava dell’umanità.

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