al suo interno 10 prototipi di cornee artificiali destinate ai non vedenti

al suo interno 10 prototipi di cornee artificiali destinate ai non vedenti
al suo interno 10 prototipi di cornee artificiali destinate ai non vedenti
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La fondazione che ha invitato il professore di fama internazionale ha denunciato il furto avvenuto a Castelló, a sud di Tarragona, in Spagna, e ha valutato il materiale più di 15.000 euro.

È leader nel mondo della ricerca e della bioinnovazione. Uno scienziato svedese di origine iraniana è stato vittima di un furto sulla AP-7 vicino a Castelló, a sud di Tarragona. Gli sono stati rubati dieci prototipi di cornea artificiale; erano destinati a trapianti sperimentali su persone con disabilità visive.

Si tratta di Mehrdad Rafat, direttore della società LinkoCare AB e docente presso l’Università di Linköping in Svezia. Quest’ultimo era in visita professionale per condividere la sua innovazione in Catalogna e nella Regione Valenciana, invitato dalla Fondazione Punt de Vista che gli avrebbe assegnato un premio per la sua ricerca.

Il furto è avvenuto il 20 giugno, come riportato dalla stampa locale di Tarragona. LIl dottor Rafat e la sua famiglia stavano viaggiando in macchina da Barcellona a Valencia, in Spagna, quando si fermarono a una stazione di servizio.

Secondo il racconto della fondazione Punt de Vista, che aveva invitato l’eminente professore svedese per le sue ricerche sulla cecità, in quel punto sarebbe stato forato un pneumatico, ma solo dopo essersi rimesso al volante in autostrada si è reso conto Esso. Il professore si ferma sulla banchina, lì dietro si è fermato un veicolo che li seguiva. Gli occupanti scendono, fingono di aiutarli, poi prendono le loro valigie prima di fuggire. Una truffa ormai consolidata da diversi anni su questa autostrada e sul cui numero delle vittime non si contano più.

Gabriel Mattioli, direttore della Fondazione catalana Punt de Vista, ha dichiarato all’agenzia Europa Press che in una delle sue valigie il dottor Rafat trasportava prototipi di cornee artificiali, valutati più di 15.000 euro. È in corso un’indagine per poterli recuperare, perché le cornee lo sono “il risultato di 23 anni di ricerca”. “I prototipi di cornea sviluppati da Rafat rappresentano un’opportunità per riacquistare la vista per molti pazienti”.


Il dottor Merhdad Rafat è stato invitato dalla Fondazione catalana Punt de Vista per le sue ricerche sulla cecità e sulle modalità per offrire un’alternativa al trapianto di cornea.

© Fondazione Punt de Vista

Fortunatamente la ricerca non è andata perduta con il furto dei prototipi; ne esistono altri; Queste cornee artificiali, realizzate in collagene, stanno ottenendo l’approvazione da parte delle agenzie sanitarie per poter essere commercializzate. Secondo il presidente della fondazione, le cornee artificiali di Rafat rappresentano “tecnologia estremamente innovativa” che può rivoluzionare questo tipo di trapianto.


L’impianto imita la cornea umana ed è costituito da proteine ​​di collagene provenienti dalla pelle di maiale.

© Thor Balkhed

Ricercatori e imprenditori, tra cui il dottor Rafat, hanno prodotto un impianto di proteina di collagene dalla pelle di maiale che imita la cornea umana. In uno studio pilota, l’impianto ha contribuito a ripristinare la vista in 20 persone affette da malattie della cornea, la maggior parte delle quali erano cieche prima della procedura. Lo studio è stato condotto da ricercatori dell’Università di Linköping e LinkoCare Life Sciences AB ed è pubblicato sulla rivista Nature Biotechnology. I primi risultati sembrano promettenti e danno speranza alle persone ipovedenti e non vedenti la cui disabilità è legata alla disfunzione corneale. L’impianto bioingegnerizzato può quindi rappresentare un’alternativa al trapianto di cornee donate, che registrano una grave carenza nei paesi dove i bisogni sono maggiori.


Si stima che 12,7 milioni di persone in tutto il mondo siano cieche a causa di una carenza corneale.

© CARO LAURENT / MAXPPP

Si stima che circa 12,7 milioni di persone in tutto il mondo siano cieche a causa di una carenza corneale. La loro unica possibilità di riacquistare la vista è beneficiare di un trapianto da un donatore umano.

Ma secondo gli studi risulta che solo un paziente su 70 può beneficiare di un trapianto, spesso a causa della mancanza di donatori. Inoltre, la maggior parte di coloro che necessitano di trapianti di cornea vivono in paesi a basso e medio reddito, dove l’accesso alle cure è molto limitato.

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