Yuka consente di sfidare i produttori sugli additivi

Yuka consente di sfidare i produttori sugli additivi
Yuka consente di sfidare i produttori sugli additivi
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L’applicazione Yuka fa un nuovo passo. D’ora in poi gli utenti avranno la possibilità di contattare direttamente i produttori via email o su X (ex Twitter) se un prodotto scansionato contiene additivi ritenuti controversi.

Questa funzionalità mira a rafforzare il potere d’azione dei consumatori di fronte a sostanze potenzialmente dannose per la salute.

Una nuova funzionalità

Questa nuova opzione è stata rivelata il 19 novembre 2024 da Inter. Julie Chapon, cofondatrice dell’applicazione, ha sottolineato che le autorità pubbliche sono spesso lente nel vietare alcune sostanze controverse, nonostante la loro presenza in molti prodotti di consumo. “Le autorità pubbliche impiegano troppo tempo per agire, a volte a causa di conflitti di interessi. È essenziale dare ai consumatori l’opportunità di agire direttamente”, ha spiegato. Yuka, creata nel 2017, conta oggi 60 milioni di utenti in tutto il mondo.

Additivi ancora troppo presenti

La domanda elenca 55 additivi, tra cui dolcificanti dannosi per il microbiota intestinale, emulsionanti che potrebbero favorire problemi cardiovascolari o addirittura coloranti accusati di provocare iperattività nei bambini. Quando un prodotto contenente queste sostanze viene scansionato, l’utente vede immediatamente un avviso rosso. Ora, con la nuova funzionalità, sarà possibile cliccare su un pulsante per inviare un messaggio diretto al produttore, chiedendogli di eliminare questi ingredienti dai propri prodotti. Sotto la pressione dei consumatori, nel settore si sono già osservati notevoli cambiamenti. Le campagne hanno ridotto l’uso di nitriti nel prosciutto e abbassato il contenuto di zucchero in alcuni cereali per bambini.

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