Molior presenta Nuovi ambienti: avvicinarsi all’intoccabiletuuna mostra di realtà virtuale unica e accattivante in tutto il Quebec
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n tour in Val-d’Or, Chicoutimi, Gatineau, Quebec, Sherbrooke e Carleton-sur-Mer © Remi Hermoso Montreal, 19 novembre 2024 – Meglioorganizzazione specializzata nella produzione di mostre e progetti artistici, è orgogliosa di annunciare il tour in Quebec della sua mostra in realtà virtuale, Nuovi ambienti: avvicinarsi all’intoccabile. Questa esperienza poetica sulla fragilità della natura sarà ospitata in sei città del Quebec – Val-d’Or, Chicoutimi, Gatineau, Quebec, Sherbrooke e Carleton-sur-Mer – da Da dicembre 2024 a marzo 2026grazie a un’eccezionale collaborazione con sei presentatori in tutta la provincia (VoArt, Bang center, Daïmôn, Productions Recto-Verso, Sporobole e Vaste et Vague artist center).
Attualmente presentato a Marsiglia nell’ambito dell’evento CHRONIQUES – Biennale des Imaginaires Numériques, Nuovi ambienti: avvicinarsi all’intoccabileÈ un invito unico a interagire, meravigliarsi e pensare in modo diverso al nostro impatto e alle nostre connessioni con la natura. “Dopo più di 20 anni di presentazione di artisti principalmente a livello internazionale, noi di Molior siamo lieti di organizzare questo primo tour di una mostra in tutto il Quebec. Nuovi ambienti: Approaching the Untouchable è unico in quanto è prodotto interamente in realtà virtuale. Questa è una straordinaria opportunità per il pubblico del Quebec di entrare in contatto con le opere d’arte visiva e digitale di artisti locali riconosciuti in tutto il mondo. » [Aurélie Besson, directrice générale et artistique de Molior]
LA MOSTRA NUOVI AMBIENTI: AVVICINARSI ALL’INTOCCABILE
Prodotto nel 2023 da Molior, Nuovi ambienti: avvicinarsi all’intoccabiledal commissario Nathalie Bachand, riunisce sette importanti artisti del Quebec: Barone Lanteigne, Caroline Gagné, François Quévillon, Olivia McGilchrist, il duo Laurent Lévesque e Olivier Henleycosì come Sabrina Ratté. Tre delle sei opere di realtà virtuale che lo compongono sono state prodotte da Molior appositamente per l’occasione.
Una volta equipaggiati con il visore VR, i visitatori si immergono in un universo surreale, dove sei portali distinti si ergono attorno a loro. Sono invitati ad entrare in ciascun portale, nell’ordine di loro scelta, per scoprire le sei opere presentate.
Attraverso il prisma digitale, la mostra offre a prospettiva poetica sulla fragilità della natura. Rappresentandolo in una forma interamente smaterializzata, evidenzia i processi di degrado con cui si confronta e invita lo spettatore a riflettere sulle questioni della sua conservazione.
« Con le opere di New Environments gli artisti ci offrono punti di contatto con mondi che trascendono la realtà e la materialità: molteplici prospettive che si aprono sui nostri ecosistemi e tanti inviti a rivisitare i nostri riflessi di interazione con l’ambiente naturale. » [Nathalie Bachand, commissaire]
Dopo il successo di Montreal, dove ha registrato il tutto esaurito in sole due settimane, Nuovi ambienti: avvicinarsi all’intoccabile si svolge parallelamente a Marsiglia, fino al 19 gennaio 2025nell’ambito di una vetrina del Quebec presentata in collaborazione con CHRONIQUES – Biennale des Imaginaires Numériques, un importante evento nel campo delle arti digitali in Francia.
DATE E LUOGHI DEL TOUR IN QUEBEC
In alcune di queste location, oltre all’esperienza virtuale, saranno esposte diverse installazioni e opere video degli stessi artisti.
I dettagli esatti verranno chiariti per ciascuna località col passare del tempo. GLI ARTISTI DELLA MOSTRA Barone Lanteigne, Ascensione Carolina Gagne, Autodissolvenza_Scomparsa
Barone Lanteigne
Artista del Quebec le cui creazioni viaggiano per il pianeta, il barone Lanteigne offre Ascensione (2022). L’opera di realtà virtuale invita i visitatori a esplorare un paesaggio digitale in cui il liquido che sale e scende rifrange la luce, creando un’esperienza coinvolgente. Manipolata da un flusso di dati scambiati tra dispositivi connessi, questa sostanza in movimento incarna l’onniconnessione, mettendo in discussione la nostra percezione dello spazio e della natura. Installazione Cinematografia della materia virtuale (2023), una serie di schermi che fungono da portali rivelando effetti di rifrazione della luce che distorcono l’ambiente visivo generativo, è presentata nello spazio espositivo ed esplora lo stesso fenomeno.
Carolina Gagne
Artista interdisciplinare molto attiva e impegnata nel suo ambiente, Caroline Gagné ha creato la sua primissima opera in realtà virtuale per mettere in discussione la presenza degli esseri umani nel loro ambiente. Autodissolvenza_Scomparsa (2020) immerge lo spettatore in una foresta generata in “punti di nuvola”, dove l’ambiente reagisce ai suoi movimenti e al suo livello di attenzione. Quanto più lenti sono i suoi gesti, tanto più emergono dettagli sonori e visivi, mentre una presenza umana troppo brusca scatena una tempesta, cancellando progressivamente gli elementi del paesaggio. Senza titolo (artefatti) (2020-2023) si presenta come l’estensione materiale diAutodissolvenza_Scomparsae, con una roccia sintetica come elemento centrale – che è anche il cuore del lavoro di RV. L’installazione permette di ascoltare una composizione sonora legata ad una sequenza video – tratta dall’opera virtuale – trasmessa attraverso lo schermo di un cellulare, visibile nelle vicinanze.
François Quévillon, Erosioni 2
Olivia McGilchrist, ISOLE virtuali
François Quevillon
Esplorando da più di 20 anni i fenomeni del mondo naturale e della percezione grazie a diversi dispositivi tecnologici, François Quévillon invita gli spettatori a scoprire la costa del fiume e il Golfo di San Lorenzo con Erosioni 2 (2022), giocando sugli effetti di disorientamento e disincarnazione della realtà virtuale. Le distorsioni visive e sonore che ne derivano, evocando la trasformazione geomorfologica, fanno sì che l’opera amplifichi la sensazione di immaterialità e instabilità degli spazi naturali. Da parte sua, il corpo delle opere videografiche Meteore (
Olivia McGilchrist
Creato dall’artista multimediale franco-giamaicana Blanche Olivia McGilchristVirtual ISLANDs (2022) esplora la relazione tra immersione virtuale e immersione fisica nella realtà virtuale, offrendo interpretazioni audiovisive del flusso e riflusso dell’acqua, che simboleggiano la fluidità delle identità ibride dell’artista. Gli spettatori sono invitati a navigare in una scena acquatica in cui i movimenti coreografici dell’artista Keely Whitelaw, resi in particelle, interagiscono con un’onda che sommerge lo spazio virtuale. Il video funziona Da molti lati (2016) et MYRa: un regalo per Rym (2019), nel frattempo, vagliano strati di storie ereditate ed evidenziano la complessa relazione tra il paesaggio caraibico e l’acqua come elemento, dalla dipendenza geografica alla precarietà ambientale.
Laurent Lévesque e Olivier Henley,
Il Conservatorio: un altro orizzonte
Sabrina Ratté, Fiori
Laurent Lévesque e Olivier Henley
Dal 2017, Laurent Lévesque e Olivier Henley lavorano in coppia per svilupparsi Il Conservatorio: un altro orizzonte (2017-2022). L’opera VR invita il pubblico a esplorare una foresta digitale composta da piante provenienti da videogiochi “sparatutto in prima persona” creati tra il 1998 e il 2017. Accompagnata da un repertorio di 270 specie virtuali, mette in luce la fragilità di questo universo digitale, facendo eco alla vulnerabilità degli ecosistemi naturali di fronte ai disastri ambientali. Laurent Lévesque firma anche due opere presentate nello spazio fisico della galleria. Il Conservatorio: bouquet per Maxime (2017-2023) è una stampa che rappresenta un assemblaggio floreale di piante raccolte dai videogiochi. Sé 1 (2023) è uno specchio inciso con un motivo a scacchiera grigio e bianco che si riferisce al “vuoto digitale” – solitamente associato al software Photoshop. L’opera mette in discussione in particolare l’effetto prodotto dall’universo digitale sulla nostra percezione dell’identità.
Sabrina Ratté
Artista di fama internazionale residente a Montreal, Sabrina Ratté continua con Fiori (2021) la sua esplorazione della “materialità” della tecnologia digitale creando un sublime virtuale che sfida il nostro rapporto con la realtà. Ispirato da Donna Haraway, Greg Egan, Ursula Le Guin e Bruno Latour, il lavoro di VR evoca un ecosistema in cui tecnologia e natura si intrecciano, confondendo i confini tra passato, presente e futuro. Luoghi della memoria (2023), un’installazione fatta di proiezioni e piccoli schermi, riunisce schizzi e sequenze video provenienti dalla realizzazione di Fiori e traccia un filo conduttore tra spazi virtuali e reali.
Crediti
Mostra di realtà virtuale prodotta da Molior con il sostegno del Canada Council for the Arts. Il percorso espositivo è reso possibile grazie al finanziamento del Ministero della Cultura e delle Comunicazioni del Quebec.
Nuovi ambienti: avvicinarsi all’intoccabile @ Le Livart, Montreal, 2023
DI MOLIOR
Molior è un’organizzazione specializzata nella produzione di mostre e progetti artistici che utilizzano le tecnologie come mezzo di creazione, espressione e azione. Dalla sua fondazione nel 2001, Molior ha presentato un gran numero di progetti innovativi sia in Canada che sulla scena internazionale, in collaborazione con numerosi partner distributivi: in Cina, Brasile, Perù, Slovacchia, Repubblica Ceca, in Ungheria, Svizzera, Portogallo e Francia, esponendo il lavoro di oltre 170 artisti e curatori del Quebec e internazionali.
Maggiori informazioni su nouveaux-environnements.ca
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