Intervenendo durante la sessione mensile di interrogazioni orali sulla politica generale del governo alla Camera dei Consiglieri incentrata sulla “politica nazionale di industrializzazione”, Akhannouch ha precisato che questi progetti genereranno più di 275.000 posti di lavoro diretti, sottolineando la particolare attenzione prestata dall’Esecutivo allo sviluppo dell’industria marocchina e al rafforzamento del suo posizionamento nazionale e internazionale.
Il governo, consapevole dell’importanza delle zone di accelerazione industriale e delle zone industriali in generale, ha assicurato lo sviluppo di un’offerta fondiaria in grado di incoraggiare gli investimenti e garantire una distribuzione territoriale ottimale per la creazione di ricchezza e opportunità di lavoro stabili, ha aggiunto, rilevando la firma di 30 accordi relativi alle infrastrutture industriali per un investimento di oltre 7,5 miliardi di dirham.
In questo contesto, ha ricordato che dall’ottobre 2021 sono stati lanciati 32 progetti per creare ed espandere zone di accelerazione industriale, zone industriali e zone di attività economica, progetti che consentiranno di generare un’offerta supplementare di terreni industriali di 3.705 ettari, pari al 30% dell’attuale superficie totale, durante i primi tre anni dell’attuale mandato.
Secondo il capo del governo, si è realizzato anche il progressivo lancio della zona industriale “The Mohammed VI Tangier Tech city”, un modello radioso della partnership tra Marocco e Cina, di innegabile valore aggiunto per l’industria nazionale, poiché è una città industriale sostenibile e integrata che potrebbe contribuire all’accelerazione delle dinamiche economiche di Tangeri.
Allo stesso modo, ha sottolineato che con l’approvazione dell’Alto Signore il Re, che Dio lo assista, sono state create due zone industriali dedicate alla difesa con l’obiettivo di attrarre progetti di investimento nell’industria degli armamenti, delle munizioni, delle attrezzature per la difesa e la sicurezza, che rappresenta un passo importante verso la costituzione di una solida piattaforma industriale nazionale, capace di consolidare progressivamente la sovranità strategica nel campo della difesa nazionale.
E per continuare che l’arsenale giuridico legato allo sviluppo, alla gestione e allo sviluppo delle zone industriali si è consolidato nella direzione della lotta contro la speculazione fondiaria, così come la creazione di una piattaforma elettronica a beneficio degli investitori marocchini e stranieri per informarli delle diverse offerte di terreni dedicati agli investimenti industriali.
Il capo del governo ha osservato, in questo contesto, che dal lancio della prima operazione del programma “Project Bank”, incentrato sulla diversificazione dell’economia nazionale e sul rafforzamento della produzione locale in quest’area, sono stati individuati 1.864 progetti di investimento in le diverse regioni del Regno.
Questi progetti, con un valore di investimento previsto stimato in 119 miliardi di dirham, offrono reali opportunità di investimento e di sostituzione delle importazioni con prodotti locali, ha affermato, rilevando che consentiranno la creazione di più di 181.000 posti di lavoro diretti.
Akhannouch ha precisato che in questo contesto 654 progetti hanno già superato la fase di firma per un investimento di circa 78 miliardi di dirham, che genererà più di 89.000 posti di lavoro.