Alluvioni in Spagna: si mette il fango sulle gambe prima di andare in diretta per aggiungere più “dramma”, licenziato dal suo canale un giornalista spagnolo

Alluvioni in Spagna: si mette il fango sulle gambe prima di andare in diretta per aggiungere più “dramma”, licenziato dal suo canale un giornalista spagnolo
Alluvioni in Spagna: si mette il fango sulle gambe prima di andare in diretta per aggiungere più “dramma”, licenziato dal suo canale un giornalista spagnolo
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Il giornalista Rubén Gisbert ha lavorato in modo eccezionale per il programma Horizonte sur Cuatro per il quale ha dovuto realizzare un reportage in diretta sulle inondazioni avvenute nella regione di Valencia.

Il video condiviso sui social network e che conta ormai quasi 1,5 milioni di visualizzazioni, è costato il lavoro a questo giornalista spagnolo.

Conosciuto anche come avvocato e “attivista di YouTube”, Rubén Gisbert è al centro di una controversia dopo le terribili inondazioni che hanno colpito la regione di Valencia.

Infatti, questo lunedì 4 novembre, un internauta ha pubblicato una sequenza in cui si vede il giornalista, che ha lavorato eccezionalmente per il programma Horizonte su Cuatro, precisa El Confidencial, inginocchiato nel fango per aggiungere altro “dramma” prima di andare in diretta.

Da parte sua, Iker Jiménez, conduttore e produttore dello spettacolo, ha chiarito ai nostri colleghi che non si trattava in alcun modo di una richiesta sua o della produzione, ma piuttosto di un'iniziativa personale del giornalista. : “Sono sinceramente disgustato. Questo mi sembra spregevole”, specificando anche che questo modo di fare era “contrario alla sua etica professionale”.

Per quanto riguarda Rubén Gisbert, che alla fine è stato licenziato, si è difeso in un video condiviso sul social network mud “fino alle ginocchia”, in un garage dove si trovava.

Sempre secondo El Confidencial, Rubén Gisbert è noto in Spagna per essersi recato nell'Ucraina orientale e affermato che il governo di Zelenskyj stava commettendo un “pulizia etnica nel Donbass” e per il suo “propaganda filo-russa”. Era anche ostile alla legge di amnistia che permetteva il ritorno dei separatisti catalani in esilio.

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