Apple si scusa dopo la controversa pubblicità dell’iPad Pro – rts.ch

Apple si scusa dopo la controversa pubblicità dell’iPad Pro – rts.ch
Apple si scusa dopo la controversa pubblicità dell’iPad Pro – rts.ch
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Il gruppo Apple si è scusato giovedì dopo la controversia sulla pubblicità del suo nuovo iPad Pro. Lo spot, che mostrava tutti i tipi di oggetti rappresentanti la creatività umana schiacciati e sostituiti dal tablet, ha fatto arrabbiare molti artisti.

“La distruzione dell’esperienza umana grazie alla Silicon Valley”, ha ad esempio reagito l’attore britannico Hugh Grant su X, in risposta al messaggio di presentazione del nuovo iPad Pro da parte di Tim Cook, il capo della Apple.

Nello spot di Apple, un metronomo, barattoli di vernice, un pianoforte, un jukebox, un manichino, una scultura, macchine fotografiche, libri e molti altri oggetti vengono lentamente schiacciati da un’enorme pressa idraulica, per poi sollevarsi per rivelare, al loro posto, un iPad Pro.

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“La creatività fa parte del nostro DNA in Apple, ed è incredibilmente importante per noi creare prodotti che consentano ai creativi di tutto il mondo di prosperare”, ha detto Tor Myhren, vicepresidente marketing di Apple, al sito specializzato in Ad Age.

“Il nostro obiettivo è celebrare la miriade di modi in cui le persone si esprimono e danno vita alle proprie idee attraverso l’iPad. Abbiamo mancato il bersaglio con questo video e ci dispiace”, ha aggiunto. L’azienda ha inoltre deciso di non trasmettere lo spot televisivo, come inizialmente previsto.

Diffidenza verso l’intelligenza artificiale generativa

Apple non ha menzionato l’intelligenza artificiale generativa durante la presentazione dell’iPad, ma questa tecnologia – che permette di produrre ogni tipo di contenuto (testi, immagini, video, musica, ecc.) su semplice richiesta nel linguaggio quotidiano – suscita diffidenza di tutti gli artisti.

Attori e sceneggiatori di Hollywood hanno scioperato per diversi mesi, chiedendo in particolare protezione contro l’intelligenza artificiale generativa. E molti artisti hanno sporto denunce contro grandi aziende del settore, come OpenAI (ChatGPT), accusandole di aver saccheggiato le loro opere per addestrare i loro modelli di IA generativa.

>> Rileggi: Attori e scrittori paralizzano Hollywood con uno sciopero storico

ats/edel

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