Google sotto inchiesta per l'uso di dati personali per la sua intelligenza artificiale

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L'Irlanda, dove Google ha sede per le sue operazioni europee, sta indagando su un possibile uso illegale dei dati personali.

L'autorità irlandese per la protezione dei dati, che agisce per conto dell'Unione Europea, ha annunciato il 12 settembre di aver avviato un'indagine su Google in merito all'utilizzo dei dati personali degli utenti europei per sviluppare uno dei suoi modelli di intelligenza artificiale.

Questa indagine dovrà stabilire “se Google ha rispettato gli obblighi che avrebbe potuto avere” di realizzare “uno studio di impatto” destinato a garantire la protezione “dei diritti e delle libertà fondamentali degli individui”, scrive la Commissione irlandese per la protezione dei dati (DPC) in un comunicato stampa.

Questo obbligo deriva dal Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) europeo, istituito nel 2018 da Bruxelles per tutelare contro l'uso non regolamentato di tali informazioni da parte dei giganti della tecnologia.

I dati di addestramento dell'intelligenza artificiale sotto esame

L'indagine del DPC riguarda il modello di intelligenza artificiale “Pathways Language Model 2” (PaLM 2), una versione lanciata da Google nel 2023 del suo modello linguistico, algoritmi addestrati su montagne di dati.

Il colosso californiano iniziò poi a distribuire nel dicembre dello stesso anno un nuovo modello di intelligenza artificiale, Gemini, ancora più avanzato.

L'autorità irlandese per la protezione dei dati è competente ad agire per conto dell'UE perché la sede centrale europea di Google si trova in Irlanda, così come quella di molti giganti della Silicon Valley. La loro presenza è cruciale per l'economia del paese e Dublino offre loro regimi fiscali interessanti.

Il DPC ha annunciato all'inizio di questo mese che il social network X si è impegnato definitivamente a non utilizzare più i dati personali dei suoi utenti europei per addestrare il suo programma di intelligenza artificiale.

A giugno, il colosso americano dei social network Meta (Facebook, Instagram) ha sospeso il suo progetto di utilizzare i dati personali dei suoi utenti in un programma di intelligenza artificiale (IA), che è stato oggetto di denunce in 11 paesi europei.

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