Come sappiamo, il vivace tecnico dell’OL ha recentemente offerto la panchina del suo club a Paulo Fonseca, ex tecnico del LOSC. E rimpiange ancora il destino di due giornate durante il mercato invernale.
Sembra difficile incanalare il grande capo di OL, John Textor. Questo almeno e nella sostanza descrive il quotidiano L’Equipe che, nell’edizione odierna, fa il punto sul modo di procedere del proprietario americano. Oltre alle sue recenti chiamate a Paulo Fonseca, ex allenatore del LOSC, al quale il tecnico dell’OL avrebbe offerto la panchina, sembra che la gestione della squadra non sia sinonimo di accordi importanti con Pierre Sage, l’attuale tecnico.
Così, il mercato invernale avrebbe messo in luce due opinioni radicalmente diverse di Sage e Textor sui casi Wilfried Zaha ed Ernest Nuamah. Per quanto riguarda il primo, in partenza finalmente per la MLS (a Charlotte) dopo il prestito dal Galatasaray, l’americano ancora non capisce perché il tecnico dei Gones non lo abbia fatto giocare di più. Pensieri simili per il secondo, che poi è rimasto a Lione, e che Textor ha voluto vedere meglio esposto per poterlo eventualmente rivendere bene. Come Textor ha detto più e più volte, vorrebbe che “anche il suo allenatore fosse un banchiere”. »
Non è stato così. Resta da vedere se Pierre Sage lo diventerà e, soprattutto, se manterrà il suo posto in caso di scarsi risultati, questa settimana, contro il Fenerbahçe in Europa League e domenica contro l’FC Nantes in Ligue 1.