Si tratta di un duro colpo per i dipendenti dell’azienda Arkema France e del suo sito produttivo dell’Isère situato a Jarrie. Due mesi dopo l’inizio di un movimento sociale su larga scala, legato alla situazione – precaria – della vicina Vencorex, la direzione di Arkema France ha annunciato, nel corso di un comitato economico sociale (CSE) organizzato martedì 21 gennaio, l’eliminazione di 154 posizioni sulle 344 situate nell’Isère.
Un piano sociale, “protezione del lavoro” (PSE), questo il suo vero nome, senza precedenti per l’attività chimica del sud di Grenoble, poiché si aggiunge ai 460 posti di lavoro minacciati sulla piattaforma Vencorex a Pont-de-Claix.
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In un comunicato stampa, Arkema France parla di un “progetto di rifocalizzazione dell’attività del suo sito di Jarrie che ne garantirà la sostenibilità dopo la cessazione della fornitura di sale da parte di Vencorex”.
L’azienda, specializzata infatti nella produzione di prodotti chimici, afferma di aver “cercato soluzioni industriali alternative praticabili, sostenibili e competitive per continuare le attività del suo sito di Jarrie, perché l’assenza di una fornitura alternativa di sale, in quantità e di qualità paragonabile a quella di Vencorex, minacciavano fortemente il mantenimento dell’attività dell’intero sito”.
Secondo Arkema France, le soluzioni trovate non consentono di mantenere tutte le attività di Jarrie e hanno portato alla cessazione delle attività di produzione di cloro, soda, cloruro di metile e fluidi tecnici.
I dipendenti dello stabilimento di Jarrie sono in sciopero dal 13 gennaio e la fabbrica è stata chiusa.
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