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Interrogato da Le Parisien, François-Régis Gaudry spiega che non ha bisogno di un grande banchetto per concludere il suo fine settimana. Quando si tratta della cena della domenica sera, il critico gastronomico predilige piatti semplici e confortanti, lontani dai ristoranti stellati che frequenta abitualmente.
La domenica sera, François-Régis Gaudry ha preso l’abitudine di cucinare ricette scoperte durante la settimana per condividere le sue scoperte con sua moglie e sua figlia. Il suo piatto preferito attuale: “un’insalata invernale con cavolo riccio e kumquat avvistata in un libro di cucina indiana.” Gli piace anche preparare la fonduta, che fa con i prodotti acquistati da un casaro locale. “Le ragazze a volte mi chiedono una fonduta, dice, la preparo con buoni prodotti comprati alla Fromagerie Chataigner, rue des Martyrs (Parigi 9): metà Vacherin Fribourgeois, metà Gruyère svizzero, che aggiunge profondità al gusto.“La maggior parte delle volte vince la semplicità. “Molto spesso ci abboniamo all’insalata alla carbonara”dichiara.
Per François-Régis Gaudry, non è perché la cucina è semplice che non possa suscitare emozioni. “Che colpisce le mie papille gustative al primo morso. Una simbiosi tra il cibo e il mio corpo, che produce una vampata di calore e mi fa rizzare i capelli”, spiega.
Racconta poi di essere stato “sopraffatto dagli asparagi verticali di Alain Passard, una vera epifania, o dalle “radici plurali” di Anne-Sophie Pic, una complessità al servizio di un’ovvietà in bocca”, avendo conservato uno splendido ricordo “spaghetti carbonara from Salumeria Roscioli, in Rome”, ma ama anche il fegato del vitello di sua madre. Ricorda: “Lo chiese al macellaio a fette spesse e lo fece grigliare tranquillamente nella sua padella. Era un po’ caramellato in superficie, rosa, anche leggermente crudo nel cuore. Ha aggiunto un pizzico di aceto di lamponi e un po’ di prezzemolo.”. La prova, come se ce ne fosse ancora bisogno, che si può rimanere segnati da un piatto di palazzo come da una ricetta di famiglia cucinata con amore.
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