Jeff Bezos e la sua azienda Blue Origin hanno segnato un punto di svolta nella storia dello spazio lanciando con successo in orbita il loro razzo New Glenn. Dopo diversi rinvii, è tempo di festeggiare in Florida, sede del lancio inaugurale di questa nuova macchina.
Una nuova era di conquista dello spazio è in corso. Nel 2025 non si tratta più solo di Stati che affermano il proprio potere nello spazio, ma anche di grandi aziende gestite da miliardari con ambizioni interstellari. Dopo i successi di Elon Musk CEO di Tesla e SpaceX, è il turno di Jeff Bezos, fondatore diAmazzoniaper fare un importante passo avanti con Blue Origin.
Blue Origin, un attore da seguire
La storia di Blue Origin inizia nei primi anni 2000, insieme a SpaceX. Mentre Elon Musk punta su Marte, Jeff Bezos si pone un obiettivo diverso: rendere lo spazio più accessibile riducendo i costi e sviluppando il turismo spaziale. Nel 2015, Blue Origin ha effettuato i primi test di successo con New Shepard, un razzo suborbitale dedicato ai voli turistici. L’azienda decide di investire nell’internet satellitare con Kuiper, il diretto concorrente di Starlink presso SpaceX. Per questo il razzo New Shepard non basta più, bisogna puntare all’orbita.
Il lancio di New Glenn rappresenta un nuovo capitolo. Con i suoi 98 metri di altezza, questo imponente razzo ha completato con successo il suo primo volo orbitale questo giovedì mattina, confermando le ambizioni di Bezos e del suo team. Tuttavia, non tutto è andato alla perfezione: i booster, che avrebbero dovuto essere recuperati per essere riutilizzati, sono andati perduti durante questa missione. Dave Limp, CEO di Blue Origin, ha messo in prospettiva questo fallimento dichiarando che la priorità era il successo del volo orbitale. Elon Musk ha ritenuto ambizioso combinare orbita e recupero dal primo volo e non ha mancato di congratularsi con Bezos e Blue Origin per questo successo.
Una nuova conquista dello spazio in pieno svolgimento
Il volo di New Glenn non è ancora finito. Il razzo trasporta un prototipo di rimorchiatore multiuso, il Blue Ring, che sarà testato tecnicamente. Il suo obiettivo finale sarà quello di spostare i satelliti nelle loro orbite finali. Blue Origin ha già piani ambiziosi per il 2025, incluso lo spiegamento della sua costellazione Kuiper, destinata a competere con Starlink di SpaceX, che ha già più di 12.000 satelliti in orbita.
La battaglia per Internet via satellite, tuttavia, è solo una parte di questa nuova corsa. La destinazione finale rimane Marte. SpaceX è avanti in questo settore con il suo mega-razzo Starship, che si sta preparando per un nuovo test nei giorni o addirittura nelle ore a venire. Blue Origin, dal canto suo, ha firmato contratti con la NASA per un volo senza pilota su Marte e con il governo americano per progetti di difesa nazionale. Insomma, inizia una nuova conquista dello spazio.
Belgio