All’inizio dell’estate, il Giornale ci ha detto che sono stati osservati notevoli passi indietro riguardo ai diritti delle persone LGBTQ+, un’osservazione allarmante nel nostro cosiddetto Quebec inclusivo.
Non dimentichiamo lo scandalo che circonda la storia ospitata dalla drag queen Barbada. Un evento semplice, colorato ed educativo, che non ha imposto alcuna etichetta a nessuno, ha provocato reazioni virulente… Questo tipo di tensione dimostra che il lavoro deve iniziare presto nelle nostre scuole affinché la prossima generazione sia tollerante e aperta.
Facciamo un esempio concreto. La mia figlioccia di 5 anni gioca con amici di varia provenienza, senza mai fermarsi al colore della pelle. Questo cambiamento non è avvenuto per caso: ci sono voluti decenni di lavoro per integrare l’intolleranza al razzismo nei nostri valori fondamentali. Allo stesso modo, parlare di omofobia e transfobia nelle scuole può, a lungo termine, costruire una generazione in cui l’identità di genere o l’orientamento sessuale non saranno più barriere o fonti di stigma.
“Essenzializzare” l’identità all’orientamento sessuale e all’identità di genere
La giovinezza e l’adolescenza sono periodi turbolenti: i gusti, le opinioni, ma soprattutto la ricerca di sé stessi. È un momento fragile in cui possiamo facilmente sentirci confinati dagli standard o dallo sguardo degli altri. Aumentando collettivamente la consapevolezza sull’omofobia e sulla transfobia, possiamo fornire ai giovani gli strumenti necessari per non ridurre la loro identità personale a stereotipi legati all’orientamento sessuale o al genere. Inoltre, sapevate che, secondo il Montreal Success Network, gli studenti che aderiscono di più agli stereotipi sessuali sono quelli che abbandonano di più? Senza limitarsi a questo aspetto, contrastare l’omofobia e la transfobia ci ricorda gli effetti dannosi degli stereotipi nella nostra società.
La scuola, luogo di contrasto all’omofobia e alla transfobia?
Corsi come quelli di Cultura e Cittadinanza del Quebec sono spazi per affrontare queste domande, ma devono essere supportati da un’adeguata formazione del personale. Il diario Abbiamo appreso che alcune scuole non avevano né fondi sufficienti per i libri di testo né insegnanti formati.
Membri del personale scolastico ben formati sono importanti per rispondere alle domande in modo accurato, sostenere i giovani nel loro pensiero e allentare le tensioni.
È normale non sapere tutto sull’argomento, ma fortunatamente ricercatori e organizzazioni come GRIS Montréal e La Fédération des Committees de Parents du Québec stanno facendo un lavoro importante per tenerci aggiornati sugli ultimi progressi scientifici. In questo senso, il convegno organizzato dal Tavolo nazionale per il contrasto all’omofobia e alla transfobia nelle reti educative il 16 e 17 gennaio offrirà strumenti rilevanti per il personale scolastico.
Non dimentichiamo il ruolo dei genitori! Parlare di identità trans o orientamento sessuale non “renderà” i tuoi figli trans o gay. D’altra parte, la transfobia o l’omofobia possono causare danni profondi ai propri figli e a quelli degli altri.