Un accordo sui diritti legati al diritto d’autore, che copre più di 300 testate quotidiane nazionali, regionali e locali in Francia, è stato rinnovato tra Google e la General Information Press Alliance (APIG), hanno annunciato martedì 14 gennaio le due entità.
Il precedente accordo risale al 2022. Questi diritti legati al diritto d’autore sono stati stabiliti per le piattaforme digitali nel 2019 da una direttiva europea. Consentono a giornali, riviste o agenzie di stampa di essere pagati quando i loro contenuti vengono riutilizzati su Internet da giganti come Google, il cui motore di ricerca visualizza estratti di stampa nelle pagine dei risultati.
In “un contesto economico teso per gli editori di stampa, e mentre la disinformazione sta diventando un importante problema sociale e politico, è essenziale continuare e approfondire la condivisione del valore generato online da tutte le piattaforme digitali interessate”possiamo leggere in un testo comune.
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Contribuire al finanziamento della stampa e del giornalismo
Questo accordo, “frutto di un dialogo costruttivo”lo dimostra “Il rispetto effettivo della legge può contribuire al finanziamento della stampa e del giornalismo e la cooperazione tra piattaforme e media è possibile”dichiara in questo comunicato Pierre Louette, presidente e amministratore delegato del gruppo Les Echos-Le Parisien e presidente dell’alleanza.
“È ora urgente che tutti gli attori digitali che utilizzano illegalmente i nostri contenuti rispettino anche i loro obblighi in termini di diritti connessi”prosegue questo manager, con particolare riferimento a X.
A fine marzo 2024 la spinosa questione dei diritti connessi è rimbalzata con una multa di 250 milioni di euro inflitta a Google dall’Antitrust. Questo ha criticato il colosso americano per non aver rispettato alcuni degli impegni assunti nel giugno 2022 in materia di diritti connessi. “Abbiamo individuato meglio il fondamento di questi diritti” nel nuovo accordo, ha dichiarato martedì Louette durante il festival Médias en Seine a Parigi.
Accanto a lui, il direttore generale di Google France, Sébastien Missoffe, ha sottolineato che la sua azienda è stata pioniera nella remunerazione dei diritti connessi. Ha accolto con favore“andare avanti” e definire nell’accordo a “condividere il modello in modo chiaro, trasparente e non discriminatorio” tra le testate giornalistiche. Nessun importo è stato reso noto, in conformità al diritto commerciale.
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